Quantcast

Paglia e il progetto di rilancio del centrovalle

L’unico candidato sindaco venuto allo scoperto torna sui motivi che l’hanno spinto a uscire allo scoperto provocando una scia di mal di pancia fra gli amministratori locali. Dimissioni già presentate a Duno

Avarie

Programma per sommi capi pronto, «squadra già attiva», road map per punti che riguardano il miglioramento e il potenziamento delle infrastrutture esistenti come strade, fognature, illuminazione e la proposta di realizzare nuove strutture.

«Verranno organizzati nelle prossime settimane degli incontri in cui tutto questo verrà spiegato e approfondito».

Francesco Paglia tira una prima riga a una settimana dall’uscita pubblica che come un petardo in un santuario ha messo in burrasca il mare della politica fra le rive della Valcuvia e del Luinese, fino a pochi giorni fa tranquille prima del ribollire “fisiologico” per l’approssimarsi delle elezioni amministrative di maggio ma che tutto sommato avevano trovato una quadra dopo l’addormentarsi del progetto di fusione fra Cuveglio e Duno, ma soprattutto in seguito alla definizione di una figura garanzia di equilibrio per il governo di Comunità Montana.

Invece la decisione di scendere in campo a Cuveglio da parte di Francesco Paglia ha riacceso i mal di pancia, che vengono ignorati tuttavia da quello che a tutti gli effetti è l’unico candidato ad oggi per la guida della piccola capitale della valle, Cuveglio.

Le dimissioni di Paglia da sindaco sono state formalizzate ieri l’altro, il 30 gennaio e diverranno esecutive il 19 febbraio: a partire da questa data Paglia perderà così i requisiti per poter partecipare all’assemblea di Comunità Montana Valli del Verbano di cui oggi è presidente. 
In una riflessione con Varesenews il candidato sindaco a Cuveglio entra nel merito dei giochi, cercando di spiegare il disegno.

«Prima di tutto annuncio che è mia intenzione se eletto sindaco di Cuveglio di ritirarmi dalla vita professionale per dedicarmi unicamente al Comune e al suo territorio».

Paglia, classe 1952, milanese di nascita ma valcuviano a tutti gli effetti è laureato in Architettura e dopo aver ricoperto il ruolo di responsabile Italiano ed Europeo di tutte le attività di progettazione architettonica di UniCredit – ha lavorato con i più prestigiosi architetti Italiani da Ignazio Gardella a Renzo Piano – è ora amministratore di una società che opera nel campo edilizio.

francesco paglia sindaco duno 2016

Spiega in prima battuta la situazione di Comunità Montana: «Ho accettato la carica di presidente di Comunità Montana per cercare di stabilizzare l’Ente che stava attraversando un periodo di confusione e forti contrapposizioni e mi è stato affidato un mandato a termine con scadenza maggio 2019. In tale data, a norma di statuto, l’attuale giunta decadrà in quanto si rinnoveranno più del 50% delle amministrazioni comunali facenti parte di Comunità Montana Valli del Verbano. Quindi, questa mia decisione anticipa la fine del mio mandato di circa due mesi».

Poi la questione forse più spinosa: i motivi di tagliare il cordone con Duno prima del tempo per lanciarsi nella sfida elettorale a Cuveglio.

«Sono mosso dalla volontà di iniziare dal Centrovalle un grande progetto di rilancio che coinvolga tutti gli attori politici ed amministrativi sino a livello Regionale i cui temi saranno Lavoro, Turismo, Agricoltura, Famiglia e Sociale ed il metodo operativo siano progetti trasversali capaci di legare questi temi. Non è quindi un abbandono delle cariche che attualmente ricopro, ma è semplicemente la conseguenza del mandato assegnatomi: il necessario tentativo di modificare e migliorare il metodo con cui affrontare le difficoltà poste dal tempo presente, che come sappiamo evolve sempre più rapidamente e necessita di sollecite risposte che spesso ci costringono a rivedere continuamente i nostri piani e le modalità d’azione».

«Se da una parte è importante salvaguardare i nostri valori – spiega Paglia – , senza slegarli dalla storia che li ha generati, sono altrettanto certo che, rinchiudersi nel nostro particolare, nel tentativo pur giusto di non disperderli, non riusciremo a mantenere il delicato equilibrio tra la nostra storia e l’apertura ad un più vasto contesto.
E’ solo ricercando questo nuovo equilibrio che si potrà garantire, alla nostra popolazione, una reale promozione umana e sociale ed indicare anche una nuova e necessaria via di sviluppo e quindi di un maggior benessere anche economico.
Chiedo a tutti di affrontare queste nuove sfide con l’entusiasmo di chi vuole riprendere un cammino, un viaggio che sicuramente avrà aspetti faticosi, ma che ci vedrà protagonisti e costruttori del nostro futuro».

Si torna dunque a parlare di Centrovalle, di aggregazioni amministrative a pochi mesi dal naufragio del progetto di fusione con Duno. «Su questo tema si può tornare a discutere anche con formule differenti legate ai servizi o ad altre formule amministrative che permettano di ridare centralità a Cuveglio e alla valle», conclude.

Andrea Camurani
andrea.camurani@varesenews.it
Un giornale è come un amico, non sempre sei tu a sceglierlo ma una volta che c’è ti sarà fedele. Ogni giorno leali verso le idee di tutti, sostenete il nostro lavoro.
Pubblicato il 01 Febbraio 2019
Leggi i commenti

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.

Segnala Errore