Quantcast

Spari a Voldomino, «alla base maltrattamenti in famiglia»

Secondo il difensore dell’arrestato il movente della sparatoria sarebbe da ricercarsi in reiterati episodi di violenza sulla figlia da parte del compagno

Avarie

È in carcere l’uomo di 63 anni raggiunto dalle pattuglie luinesi dell’Arma nella serata di ieri, lunedì, con l’accusa di tentato omicidio e porto abusivo d’arma da fuoco. Si trova ai Miogni in attesa della convalida dell’arresto, e nella giornata di oggi incontrerà il difensore.

L’accusa è pesante, perché quello accaduto a Voldomino ieri poteva avere ben altre conseguenze, più serie di quel codice verde con cui la vittima, – un quarantaquattrenne di origini marocchine – è arrivata poco dopo le 19 al pronto soccorso dell’ospedale di Luino con una ferita alla gamba.

L’arma, confermano i carabinieri, non è ancora stata trovata, mentre la persona accusata di aver sparato era già stata raggiunta dai carabinieri circa un’ora e mezza dopo i fatti.


Le indagini sono ancora in corso e dai militari non emergono ulteriori particolari. Entrambe le persone coinvolte nei fatti risultano note alle forze dell’ordine e con precedenti di polizia.

Il movente, invece, sta cominciando a farsi strada fra le ipotesi che inizialmente parlavano genericamente di un fatto «maturato in ambito famigliare», visto che il 44 enne è il compagno della figlia dello sparatore.

Ma secondo il difensore dell’arrestato, l’avvocato varesino Corrado Viazzo, vi sarebbe dell’altro.

«Siamo di fronte a un caso di reiterate violenze famigliari che la vittima avrebbe compiuto nel tempo nei confronti della compagna, e che ha prodotto la reazione del padre», ha affermato il legale.

È giusto ricordare che questa è solo una delle ipotesi legate al movente, offerta da una parte di ciò che sarà con tutta probabilità la base di un procedimento penale nel quale dovrà venir accertata ogni responsabilità.

Certo è che il fatto ha generato grande apprensione fra i residenti della zona, non nuova a episodi anche gravi di violenza. Come si ricorderà un paio d’anni fa, sempre a Voldomino, nel centro storico, un ragazzo venne aggredito a sprangate nel corso di una lite: era il dicembre 2017.

di
Pubblicato il 12 Febbraio 2019
Leggi i commenti

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.

Segnala Errore