“Lo spirito del 25 aprile va coltivato e condiviso”
Cerimonia ufficiale a Sesto Calende in occasione del 74esimo anniversario della Liberazione
«Quel 25 aprile di 74 anni fa fu un momento di gioia immensa, per i nostri padri, madri, nonni e bisnonni, perché finalmente tutta l’Italia ritornava ad essere libera. Quell’Italia era una nazione provata, stremata, segnata da tremendi orrori che rimasero e rimangono a memoria perenne. La Liberazione è il dono che ci è stato consegnato ma pagato a caro prezzo col sangue di tanti uomini e donne che si sacrificarono per tutti noi». Queste le parole dell’assessore comunale Edoardo Favaron, durante la cerimonia del 25 aprile a Sesto Calende.
«Tutto questo ci impone una riflessione sull’Italia attuale – ha proseguito – una nazione che sta perdendo sicurezza, dove la famiglia, la comunità e la coscienza civile, lasciano il posto a pressapochismo, egoismo, edonismo, sfiducia, menefreghismo, infelicità estrema, disuguaglianza sociale, antipolitica. Se vogliamo recuperare il giusto equilibrio per ridare dignità a questa nazione lo spirito del 25 aprile va coltivato e condiviso per ritornare ad essere protagonisti del nostro futuro per tutte e tutte le generazioni a venire».
Durante la mattinata è stata celebrata la Santa Messa all’Abbazia di San Donato a suffragio dei caduti di tutte le guerre. È seguito il corteo con il Gonfalone del Comune, accompagnato dal Corpo Musicale “Colombo”, e la partecipazione dell’Anpi con la deposizione delle corone presso il cimitero centrale e successivamente al Monumento ai Caduti in via Rimembranze. La mattinata ha visto anche alcuni interventi di giovani studenti sestesi invitati dall’associazione dei partigiani e la cerimonia di consegna delle tessere ad honorem ai familiari dei caduti, presso la Sala Consiliare.
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