Croce Rossa “in campo”: 100 abilitati a usare il defibrillatore
Tantissimi giovani volontari sono stati formati dai nostri istruttori durante la due giorni di formazione a Cunardo, durante l'evento “Cri in Campo 2.2”
Obiettivo raggiunto: oltre 100 volontari hanno partecipato ai corsi per acquisire l’abilitazione all’uso del defibrillatore e alla manovre salvavita pediatriche.
Tantissimi giovani volontari sono stati formati dai nostri istruttori durante la due giorni di formazione a Cunardo, durante l’evento “Cri in Campo 2.2”.
Il campo allestito dall’Area Emergenza del Comitato della Croce Rossa Luino e Valli è stata l’opportunità anche per concretizzare una vera e propria esercitazione con l’allestimento del campo e delle tende pneumatiche, oltre al servizio di vitto ed alloggio organizzato per accogliere i 100 volontari partecipanti.
Nel contesto di questa due giorni, domenica pomeriggio, sono state consegnate alcune Croce d’Anzianità di Servizio per i 15 e 25 anni di attività in Croce Rossa, premiati gli Istruttori per lo straordinario impegno profuso nell’alzare l’asticella della qualità per il nostro personale, accolti i nuovi volontari entrati con il corso di maggio e ringraziato tutto il team dell’Area Emergenza per la perfetta organizzazione.
Il tutto con la partecipazione di Silvia Elzi, responsabile per la Croce Rossa Lombardia delle attività legate alla promozione dei 7 Principi e del Diritto Internazionale Umanitario, e Ibrahim Malla, fotografo ufficiale della Croce Rossa Italiana per le missioni umanitarie all’estero.
Per il Comitato Nazionale erano presenti Roberto Antonini, tra i migliori Emergency Manager mai avuti in Italia con alle spalle un’esperienza di 40 anni sugli interventi calamitosi nel nostro Paese, e Maurizio Gussoni, responsabile per la motorizzazione della Croce Rossa Italiana.
Presenti anche Marco Guernelli e Sabina Biffi, due eccellenze nella formazione di CRI in Lombardia, il Sindaco di Cunardo Pinuccia Mandelli e Omar Algisi Vice Presidente della Comunità Montana del Piambello.
«La partecipazione di molti giovani è il segno positivo di quanto ci sia voglia di crescere e contare sempre di più nel futuro della Croce Rossa» – commenta Pierfrancesco Buchi, Presidente della Croce Rossa di Luino e Valli.
«Era importante per noi che i nostri volontari che spesso sono coinvolti in attività sul territorio o nelle scuole, avessero un grado di formazione maggiore rispetto al corso base di accesso in CRI. Il saper usare il defibrillatore o il saper svolgere le manovre salvavita sono passaggi formativi che non ti vengono insegnati al corso base. Noi volevamo alzare l’asticella della qualità offerta nel servizio alle persone in caso di bisogno e penso che ci siamo riusciti».
«Puntiamo molto sulla formazione e sulla responsabilizzazione dei nostri volontari: vogliamo infatti che il nostro personale sia sempre di più pro-attivo nella vita associativa e comunitaria. Assumersi delle responsabilità in CRI è per noi fare concretamente cittadinanza attiva».
«Abbiamo fatto passi da gigante in questi anni ed il merito è tutto dei nostri volontari che hanno la consapevolezza del ruolo che la Croce Rossa ha sul territorio, sia nel rispondere ai bisogni della popolazione, sia nell’indirizzare le Istituzioni in scelte maggiormente attente alle vulnerabilità, ai giovani, alla prevenzione”.
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