Fabio Passera a Roma per protestare contro i tagli
L’annuncio di qualche giorno fa sui social. Oggi la protesta assieme ad una trentina di sindaci provenienti da tutto il Paese
L’aveva promesso: «Andrò a Roma a protestare contro i tagli». Detto, fatto: Fabio Passera, sindaco del Partito Democratico al secondo mandato alla guida di Maccagno con Pino e Veddasca è sceso a Roma per lamentarsi nei confronti del Governo per la riduzione degli emolumenti statali destinati ai comuni frutto di fusione, passo politico-amministrativo vissuto dalle tre comunità di Maccagno, Pino e Veddasca sei anni fa.
«È previsto un taglio, per il nostro Comune, di 113.000 su 428.000 euro», ha affermato Passera, accompagnato nella sua battaglia dal senatore Alessandro Alfieri e dalla deputata Maria Chiara Gadda.
Alla manifestazione romana hanno partecipato oltre 30 sindaci da tutta Italia.
Una scelta, quella di Passera, che venne esternata qualche giorno fa sulla sua pagina facebook, da anni amplificatore dei chiaroscuri che riguardano la vita amministrativa e la gestione del territorio: «Con una scelta davvero incomprensibile, il Governo ha deciso di tagliare le gambe a tutti quei Comuni che in questi anni hanno deciso di fondersi per favorire lo snellimento della macchina amministrativa e quindi di una seria semplificazione dei servizi offerti ai cittadini. A dirlo sono i dati pubblicati giovedì mattina relativi al 2019, che mettono in evidenza il taglio delle risorse per tutti gli enti locali che dal 2013 hanno deciso di fondersi».
«Una sforbiciata che per il nostro Comune significherebbe una decurtazione di oltre 100 mila Euro, con una decurtazione di circa il 25%.
Semplicemente inaccettabile da parte di uno Stato centrale incapace della benché minima riforma strutturale della Pubblica Amministrazione, ma abilissimo a cercare di mettere in difficoltà coloro che, con coraggio, intraprendono strade nuove».
«Nei prossimi giorni sarò, con i colleghi Sindaci, a protestare davanti a Montecitorio e mettere in risalto le contraddizioni di un Esecutivo che mortifica le scelte volute da intere Comunità», concluse Passera.
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