Luino, Simone Castoldi nuovo presidente di Comunità Montana
Una larga maggioranza sostiene il nupvo corso dell'ente. La composizione della giunta secondo le previsioni. Presto le deleghe
Il nuovo corso della Comunità Montana Valli del Verbano ha un nome e un cognome, Simone Castoldi, che proviene da un puntino sulla cartina geografica dell’Alto Varesotto – Rancio Valcuvia – da cui arriva l’amministratore che si candida a tenere assieme le diverse anime delle valli.
L’esigenza era emersa in più occasioni con l’amministrazione retta da Giorgio Piccolo: occorreva una maggiore partecipazione dei comuni nell’ottica che superasse il dualismo maggioranza/minoranza, governo/opposizione.
Un’assenza di baricentro che aveva causato più di un mal di pancia e in seguito lo stallo dell’ente, subito tornato col pilota automatico non appena giunte le dimissioni da presidente di Francesco Paglia.
La grande coalizione di sostegno a Simone Castoldi sembra invece essere solida: all’orizzonte nessun rinnovo importante dal punto di vista amministrativo locale (ComunitàMontana è ente di secondo livello i cui rappresentanti non vengono scelti dai cittadini) e quindi, potenzialmente, la possibilità di una lunga coabitazione: il nuovo presidente aveva espresso nei giorni precedenti alla sua elezione, a telecamere spente, la necessità di un governo lontano dalle segreterie politiche.
Le 30 mani alzate su 32 Comuni (assente solo Laveno e Rancio Valcuvia, rappresentato appunto da castoldi, non si è “auto-votato”) dimostrerebbero il superamento dello schema partitico, sebbene per dovere di cronaca è bene sottolineare che lo stesso Castoldi è uomo della Lega che partecipa ai tavoli delle decisioni locali e il suo vice, Marco Fazio sindaco di Germignaga è invece uomo del Pd, come pure Gianpietro Ballardin (Brenta) che farà parte della giunta; l’avvocato Simona Ronchi, rappresentante di Luino è un esponente di Fratelli d’Italia; tutti questi, con Emilio Ballinari, consigliere comunale di Agra (e non il sindaco Baglioni come in un primo momento indicato) completano il direttivo.
Le deleghe non sono ancora state distribuite. La soddisfazione di Castoldi è alta: «Un risultato importante e lusinghiero che ci permetterà di lavorare serenamente e bene per il territorio», ha commentato.
Positive le parole anche del vice di Castoldi, il sindaco di Germignaga Marco Fazio: «Da più di vent’anni (dai tempi di Silvio Fiorini – e allora la vicepresidenza era di Giorgio Garagnani) non c’era una tale unità. Per il comune di Germignaga la bella soddisfazione di tornare ad essere rappresentati in Giunta, per me una nuova occasione, che mi inorgoglisce ma mi pone davanti a una sfida nuova, con un orizzonte più largo, ma sempre con l’ottica di fare il meglio per il nostro territorio».
Niente di nuovo sul piano dei supplenti, rispetto al documento presentato la scorsa settimana e anticipato da Varesenews qualche giorno fa: i componenti supplenti del direttivo sono Alberto Rossi sindaco di Mesenzana, Massimo Parola, vicesindaco di Gavirate, Marina Salardi, sindaco di Ferrera di Varese, e Samuel Lucchini, sindaco di Gemonio. Giuseppe Galliani, vicesindaco di Cittiglio, nuovo presidente dell’assemblea che sostituisce Fabio Passera sindaco di Maccagno con Pino e Veddasca.
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