Nuovo governo, scoppia la “coppia“ Paragone-Cipriano
In un post l’attivista luinese Cinquestelle che mise a disposizione la jeep durante gli incontri elettorali “scarica“ il senatore varesino: «Si deve dimettere»
In un matrimonio che si rispetti uno dei due innamorati arriva sull’auto.
E così fu nella scorsa campagna elettorale in quel di Luino quando Gianluigi Paragone, candidato coi Cinquestelle al Senato arrivava nella più avanzata propaggine nord del suo collegio assieme a Gianfranco Cipriano, attivista della prima ora – dai tempi del “Vaffa day“ o giù di lì, era comunque il 2009 – per la campagna elettorale.
Paragone venne eletto ed è senatore della Repubblica. Ma ora le cose sono cambiate. E, come accade anche nelle migliori storie d’amore, le coppie ad un certo punto scoppiano.
Così il cocchio complice della “cotta“ politica, rimane parcheggiato: è la jeep Suzuki Jimny giallo fosforescente di Cipriano. Ma, com’è costume per gli attivisti, Cinquestelle in particolare, sono i social ad essere il vero terreno di battaglia politica – ed è stato ben ricordato anche negli interventi di ieri durante le dichiarazioni di voto alla Camera che hanno preceduto la fiducia al governo Conte (in particolare, quello del capogruppo a Montecitorio, Francesco D’Uva, autore del lapsus memorabile sul mojito «Allora chiediamo ai deputati della Lega, per quale mojito…ops motivo avete fatto cadere il governo»….).
In un post su facebook Cipriano attacca infatti il “suo“ Paragone, dopo l’intervista pubblicata su Varesenews qualche giorno fa in cui il parlamentare varesino esprimeva più di una perplessità per il nuovo asse M5S-Pd affermando di non voler votare né a favore, né contro il Governo.
Ricorda, Cipriano, la vecchia amicizia politica che ha portato a Luino la presentazione in anteprima del suo libro «Gang Bank».
E lo fa ovviamente con l’intramontabile “post” dove viene dispensato più di un consiglio: «Gianluigi, uno coerente come te, deve in primis abbandonare il M5S poi nell’ordine, votare contro il governo Conte, altro che uscire o astenersi, i tuoi fans, potrebbero intravvedere un atto volto alla speranza di non essere espulso. Infine dimetterti da senatore, dato che prima la Lega e ora il M5S ti ha deluso! Un uomo coerente come te, non penserà di stare seduto lì con i voti di un MoVimento che non ti senti più di rappresentare! Bacioni Paragone…».
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