Eremo aperto per Natale: “Il luogo giusto per pregare”
Dal 23 dicembre al 6 gennaio l'Eremo sarà aperto al pubblico dalle 10 alle 18 con diverse occasioni di incontro e preghiera proposti dalla Fraternità Francescana di Betania
L’Eremo di Santa Caterina del Sasso è un luogo speciale, sia per la sua bellezza, sia per l’energia che si respira una volta valicato il suo portone dal quale è possibile godere di uno degli scorci più belli del Lago Maggiore. Lo è ancora di più in questo periodo che si avvicina al Natale.
I frati e le sorelle della Comunità Francescana di Betania infatti, hanno allestito la dimora con piccoli addobbi tipici delle feste e un bel presepe nella grotta dedicata alla Madonna che accoglierà i visitatori. Dal 23 dicembre al 6 gennaio infatti, l’Eremo sarà aperto al pubblico con orario continuato, dalle 10 alle 18 con diverse occasioni di incontro e preghiera.
Oltre al Rosario delle 16 e 30 e la Santa Messa delle 17 in programma tutti i giorni dell’anno infatti, si terranno due momenti speciali: la sera della Vigilia si terrà la messa alle 21 e 30, mentre il giorno di Natale le celebrazioni sono in programma alle 11. Sabato 21 dicembre invece, alle 15 si terrà un momento con canti natalizi eseguiti da un coro, al quale seguirà la messa delle 17.
Diversi incontri proposti dai frati e dalle sorelle della Fraternità Francescana di Betania che vivono qui da questa primavera. I loro sài francescani di colore azzurro infatti, sono ormai diventati una abitudine per i frequentatori dell’Eremo e si muovono tra le stanze private, comunitarie e la chiesa, tra faccende quotidiane, preghiera e accoglienza dei visitatori.
L’Eremo infatti, seppur abbia un’anima spirituale, è anche uno dei luoghi turistici più attrattivi del Lago Maggiore, tanto che solo durante quest’ultima stagione ha registrato 300mila visitatori (con 240mila euro di utile per le casse della Provincia di Varese, proprietaria del sito che da quest’anno ha introdotto il biglietto di ingresso e che sta pensando di costruire una gara per l’affidamento del sito). Un flusso importante che richiede attenzione e che va gestito nel modo migliore, cercando il giusto equilibrio tra coloro che vogliono godere della sua bellezza e coloro che cercano uno luogo di preghiera.
«È bello incontrare tante persone, ma impegnativo – raccontano sorella Lucia e sorella Tiziana che vivono qui con frate Paolo e frate Iginio -. Quando arrivano all’eremo in molti chiedono informazioni e spieghiamo che è un luogo di incontro con Dio, ma anche la sua storia. Questo è un posto di accoglienza spirituale, di ristoro spirituale e fisico».
Le loro giornate infatti, sono scandite dalla preghiera. La sveglia è all’alba per un primo momento di riflessione personale, alle 7 e 30 invece, c’è la preghiera comunitaria. Durante la mattina si svolgono le funzioni di manutenzione e pulizia e dopo pranzo è concesso un momento di riposo. Alle 17 c’è la Santa Messa aperta a tutti mentre dopo cena, intorno alle 22 c’è un altro momento di preghiera comunitario. Un altro momento di raccoglimento è poi quello della notte, alle 3: «È la preghiera di riparazione, quella che regala grande luce dell’intelletto, purificazione del cuore e pace dell’anima».
Sorella Lucia e sorella Tiziana raccontano la vita comunitaria e la loro scelta di entrare nella Fraternità di Betania con il sorriso sul volto, «Anche quando c’è il vento che arriva da Mergozzo e la pioggia battente, come in giornate come questa, c’è sempre qualche visitatore. E siamo contenti di accoglierlo».
Accedi o registrati per commentare questo articolo.
L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.