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“Il bradipo e la carpa” a Taino

Il Teatro Dell'Olmo proporrà lo spettacolo pluripremiato di Antonio Carnevale, tra Italia e Ungheria, tra calcio e storia

teatro generica

Il Teatro Dell’Olmo di Taino proporrà il 18 gennaio lo spettacolo “Il bradipo e la carpa”, con la Compagnia Carnevale.

Un testo, di Antonio Carnevale, pluripremiato: migliore Drammaturgia Settimia Spizzichino e gli Anni Rubati 2018, Migliore Interpretazione ConCorto 2018, Finalista Palio Ermo Colle 2018, Finalista Minimo Teatro Festival 2018

Il 6 febbraio 1945, prime luci del mattino.
Un plotone d’esecuzione nazista, pochi giorni prima che Budapest venga liberata, fucila due allenatori di calcio: Géza Kertész e István Tóth-Potya, entrati da un paio d’anni nella resistenza ungherese, colpevoli di aver sabotato i nazisti per salvare resistenti ed ebrei.
I due sono amici da tempo, hanno giocato insieme sui campi sterrati di inizio Novecento con la maglia Ferencváros e si sono ritrovati in Italia come allenatori, tra i più apprezzati della “scuola magiara”: Géza sulle panchine di Catania, Atalanta, Lazio e Roma, István su quelle di Triestina e Inter. Rientrati a Budapest, fino ad allora “semplici” allenatori, decidono di sacrificare la loro gloria sportiva per aiutare numerosi ebrei a mettersi in salvo o a fuggire dalle persecuzioni naziste. E vi riescono, fino alla loro ultima tragica alba.
La storia di due personaggi sconosciuti ai più, ma autori di una vera e propria rivoluzione nel gioco del calcio. Ma come poter raccontare l’orrore nazista, l’irrazionalità di quegli eventi, senza cadere nella “cattiva” retorica? I due amici si raccontano, e raccontano senza risparmiare ironia e sarcasmo gli avvenimenti più felici, in un crescendo che mette insieme il calcio, l’amore, la bellezza delle città italiane (Catania e Trieste), un’amicizia lunga tutta una vita fino alla tragedia e al delirio degli ultimi anni della seconda guerra mondiale.

Pubblicato il 09 Gennaio 2020
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