Le imprese nel Vco scendono sotto quota 13 mila
Perdura il segno meno del tasso di crescita. Crescono rispetto allo scorso anno le nuove imprese
Per le prima volta negli ultimi 20 anni le imprese del VCO scendono sotto quota 13.000: a fine 2019 il numero totale di imprese registrate nel VCO si attesta infatti a 12.930 in v.a.1
Il tasso di sviluppo del 2019 (-0,5%) peggiora rispetto a quello registrato nei due anni precedenti (-0,3% e -0,1%) e torna in linea con i dati emersi prima del 2016. Il 2019 è l‟ottavo consecutivo con segno meno. Non va meglio al resto delle province piemontesi (-0,35%) con performance diverse a seconda dei territori che vanno dal +0,2% di Torino al -1,5% di Biella.
A livello nazionale a fine dicembre si registra un tasso positivo tra apertura e chiusure (+0,45%) anche se il dato segna un rallentamento rispetto agli anni precedenti: il saldo iscritte cessate è il più basso degli ultimi cinque anni.
Nel VCO in flessione quasi tutti i maggiori settori, eccezion fatta per il comparto turistico. Il risultato del 2019 dipende ancora dalla natalità imprenditoriale: oggi nascono poco meno di 800 imprese l‟anno, in passato ne nascevano più di 1000. Rispetto agli anni precedenti si registra un lieve aumento delle nuove iscrizioni, aumentano però anche le cessazioni di impresa.
I segnali emergono da Movimprese, rilevazione periodica realizzata da Infocamere, società consortile di informatica delle Camere di commercio italiane.
In Italia sono 353.052 le imprese nate nel 2019, circa 5mila in più rispetto all‟anno precedente. 326.423 hanno chiuso i battenti nello stesso periodo, 10mila in più rispetto al 2018. Il risultato di queste due dinamiche ha determinato un saldo tra entrate e uscite positivo per 26.629 imprese: è il saldo minore degli ultimi 5 anni.
A fine dicembre 2019, quindi, lo stock complessivo delle imprese italiane esistenti ammontava a 6.091.971 unità. Guardando alla geografia delle imprese, a restare al palo tra le grandi macro-ripartizioni è stato il Nord-Est come già nel 2018. Il dato più positivo riguarda il Mezzogiorno che da solo determina oltre la metà (il 54,6%) di tutto il saldo positivo dello scorso anno. A conferma di un trend ormai consolidato, il bilancio del tessuto imprenditoriale resta positivo quasi esclusivamente per merito delle società di capitali. Un „bottino‟
sufficiente a compensare la perdita di circa 18mila società di persone (-2%) e di poco più di 16mila imprese individuali (-0,5%).
In Piemonte le imprese nate nel 2019 sono 25.972: il saldo è negativo di oltre 1.500 unità. Lo stock di imprese complessivamente registrate a fine dicembre 2019 ammonta così a 428.457 unità, circa il 7% delle imprese nazionali. Il bilancio tra nuove iscrizioni e cessazioni si traduce in un tasso di crescita del -0,35%, in “miglioramento” rispetto al 2018 (-0,45%). Crescono anche a livello regionale le società di capitali, mentre registrano performance negative le altre forme giuridiche.
Nel VCO crescono le nuove iscrizioni: le nuove aperture datate 2019 sono state 771 a fronte delle 694 in v.a, registrate nel 2018, il valore più basso a partire dal 2000. Parallelamente si registra un aumento delle cessazioni (837 nel 2019), circa un centinaio in più rispetto al 2018.
Tra i settori leader: Le criticità più importanti toccano il commercio (in v.a. -75 imprese), le industrie manifatturiere (-21 unità) e le costruzioni (-13 imprese). Manifattura e costruzioni rallentano la flessione rispetto agli anni precedenti. Positiva e superiore rispetto allo scorso anno, la performance del comparto turistico, che comprende alloggi e ristorazione (+26 imprese).
Tenuta per alcuni settori che hanno minore peso sul totale imprese rispetto ai settori leader: noleggio e attività di ricerca (+4 imprese), attività immobiliari (+4 imprese), servizi alla persona (+6 imprese). In flessione l‟agricoltura (-7 imprese), che pesa per il 5,3% sul totale delle attività provinciali.
Sostanzialmente invariata la composizione del sistema produttivo provinciale: 24% il commercio (3.126 imprese), 17% le costruzioni (2.193 unità in v.a), 13% il comparto degli alloggi e servizi di ristorazione (1.716 imprese) ed infine 11,4% la manifattura (1.445 in v.a.).
Analizzando la forma giuridica, il VCO risulta in linea con l‟andamento nazionale, anche se con risultati di crescita inferiori. Dinamica positiva per le società di capitali, +1,9% (+3,5% la media nazionale). Lo stock delle imprese di capitali registrate nel VCO è in costante crescita e arriva a 2.402 unità, il 18,6% del totale delle imprese (29% la media italiana). Nel 2000 erano poco più di 1.500, circa l‟11% delle imprese registrate.
Ancora in flessione le società di persona (-2,4%) e le imprese individuali (-0,6%). Le 7.5624 imprese individuali sono pari al 58% del totale delle imprese. Nel 2000 sfioravano il 62% delle imprese del VCO.
Comunque anche a fine 2019 poco meno del 60% delle imprese della provincia sono imprese individuali.
Accedi o registrati per commentare questo articolo.
L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.