Molgora: “Nuove opportunità per l’ospedale Ondoli”
Sarebbero, per il primo cittadino, il segno di "una maturata consapevolezza da parte di tutti gli attori della importanza degli ospedali territoriali"
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“Una grande opportunità per il territorio dei laghi per confrontarsi con le moderne idee e metodiche in campo ortopedico e una grande occasione per i giovani medici specializzandi per potersi confrontare con la variegata casistica di patologie e approcci terapeutici di più comune riscontro”. Con queste parole il sindaco i Angera Alessandro Molgora, ha commentato alcune novità previste per l’ospedale di Angera.
In particolare “l’arrivo – spiega il primo cittadino – da inizio anno dell’Università dell’Insubria e con il suo direttore di scuola di specialità di Ortopedia, Michele Surace”.
“L’iniziativa – prosegue Molgora – è il frutto di una maturata consapevolezza da parte di tutti gli attori della importanza degli ospedali territoriali per un buon funzionamento dell’intera sanità provinciale. Per due ragioni fondamentali. La prima e più ovvia è quella di dare risposte efficaci e tempestive in maniera più prossima alla cittadinanza. La seconda è conseguente alla constatazione che il grande ospedale di Varese, pur essendo il più importante centro di riferimento, sia già sovraccaricato di compiti e non può assolvere da solo al notevole numero e alla varietà di prestazioni sanitarie sempre più richieste. Mentre la possibilità di implementare attività in questo ospedale ha margini limitati, negli ospedali diffusi sul territorio vi è una più ampia capacità ricettiva ed operativa per dare risposte anche a singoli temi mirati. In questo senso, la dirigenza della Asst dei Sette Laghi sembra volersi muovere”.
“Questo disegno – conclude il sindaco – è frutto della volontà della politica regionale, del presidente Fontana e del presidente di commissione Sanità Monti in primis, di prestare attenzione ai territori e non solo ai grandi centri. Merito delle direzioni di ATS e ASST è quello di saper declinare un progetto che ponga attenzione a tutti i nostri amati e vissuti ospedali, da Luino, a Cittiglio, a Tradate, ad Angera oltre che ad un progetto di medicina di prossimità che toccherà a rete altre località come Sesto Calende, Azzate, Arcisate e le valli, etc. Questo pare il progetto complessivo che si sta delineando, nonostante le difficoltà di reperire medici (problema di carattere nazionale), come è stato anticipato dai direttori generali Gutierrez per ATS e Bonelli per ASST ai rappresentanti dei sindaci del piano di zona di Sesto Calende”.
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