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Come si organizzano gli ospedali per l’emergenza sanitaria

Percorsi dedicati, blocco delle attività chirurgiche, assunzioni di personale. Tutte le aziende hanno adottato provvedimenti per affrontare il coronavirus

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Percorsi separati sin dal pronto soccorso. E posti letto dedicati sino a reparti interi riservati.

Gli ospedali lombardi affrontano quotidianamente l’emergenza sanitaria mettendo in campo modelli variabili organizzativi. Bloccate le attività chirurgiche programmate ormai da 10 giorni, le diverse aziende hanno modificato l’operatività dei presidi per offrire assistenza alle zone più colpite dall’emergenza ma anche per prepararsi a dare adeguate risposte locali.

ASST SETTE LAGHI
Da lunedì chi arriva nei pronto soccorso trova percorsi separati con una zona filtro pre-triage dove il personale possa verificare la presenza di febbre e di altri sintomi riconducibili ad una sindrome influenzale: quelli che non hanno problematiche di questo tipo seguono il consueto percorso, accedendo al vero e proprio triage e poi alle sale visita del PS, quelli che presentano anche o solo sintomi influenzali, invece, dotati di mascherina chirurgica e guanti, vengono indirizzati ad un triage dedicato e a una sala d’attesa dedicata dove gli viene fatto il tampone e si rimane in attesa del risultato.
L’azienda ha istituito una task force che si riunisce quotidianamente per definire in modo flessibile la sua organizzazione anche di concerto con le richieste di Regione Lombardia, continuando a offrire assistenza mirata anche ai casi locali che, sino a ieri, si erano rivelati tutti negativi.

Al Circolo, ci sono letti specifici in terapia intensiva: attualmente i quattro ricoveri sono tutti provenienti dalle aree più colpite della Lombardia. Letti anche nel reparto infettivi, nei subacuti e in pneumologia. «In questo momento – spiega l’azienda – si tratta innanzitutto di offrire supporto agli ospedali della zona più colpita dalla diffusione del virus (in particolare accogliendo pazienti di quelle parti) e di prepararsi per far fronte all’emergenza qualora dovesse investire direttamente anche il nostro territorio. Si è già intervenuti per liberare posti letto e creare delle aree di degenza dedicate, sia nell’ambito delle terapie intensive, sia delle degenze ordinarie in tutti gli ospedali dell’Azienda sede di Pronto Soccorso. Per far questo, è stata contratta in maniera molto importante l’attività, sospendendo tutti gli interventi chirurgici programmati. Sul fronte dell’attività ambulatoriale, invece, sono regolarmente erogate tutte le prestazioni, tranne quelle codificate come “piccoli interventi” o “chirurgia ambulatoriale” ».

Tutti i presidi della Sette Laghi sono coinvolti: da quello di Cittiglio dove sono pronti ad allestire 4 posti letto di terapia intensiva, all’Ondoli di Angera dove la sala prelievi, al piano terra poco distante dal pronto soccorso, è stata spostata al primo piano, dentro agli spazi del laboratorio e per accedervi è stato individuato un percorso dedicato.

ASST VALLE OLONA
Task force anche all’ospedale di Busto Arsizio dove si stanno programmando scenari variabili di concerto con la Regione. Qui sono ricoverati i 7 casi registrati in provincia.

I diversi presidi, Busto, Saronno e Gallarate hanno creato percorsi separati in pronto soccorso per i pazienti con sindromi influenzali o febbre dove viene eseguito il tampone per poi essere analizzato. Tutti i tamponi positivi vengono portati all’ospedale di Busto Arsizio e smistati in camere di degenza di differente gravità: area gialla per problematiche respiratorie, area arancione, nel reparto malattie infettive che offre la ventilazione non invasiva; e area rossa in terapia intensiva per chi ha gravi problemi respiratori e deve essere incubato.

ASST LARIANA
È uno dei centri di riferimento per le malattie infettive e per l’analisi dei tamponi e vengono spostati a San Fermo della Battaglia casi risultati positivi da tutta la regione.

Posti dedicati in reparto, quindi, e in terapia intensiva anche se l’azienda, per ora, non ha bloccato l’attività chirurgica che prosegue regolarmente in tutti i presidi.
L’azienda ha sospeso tutte le assenze a titolo di congedo ordinario e recupero ore già autorizzate al personale dell’area sanitaria dei reparti più coinvolti, mentre è stato emesso un bando per l’assunzione a tempo indeterminato di 30 infermieri.
Si stanno definendo i percorsi separati nei pronto soccorso aziendali per garantire la presa in carico protetta di pazienti che manifestano sintomi febbrili o influenza.

PIEMONTE
La regione sta organizzando la rete ospedaliera per affrontare l’emergenza. L’assessore regionale alla Sanità ha illustrato il piano complessivo di organizzazione della rete ospedaliera regionale dedicata all’emergenza: al momento sono disponibili 64 posti di rianimazione e 88 posti di post-acuzie. In particolare, sono coinvolte le strutture ospedaliere di Cuneo (5 rianimazione e 30 infettivi), Vercelli (12 terapia intensiva e 11 infettivi), Asti (17 terapia intensiva e 16 infettivi), Tortona (21 rianimazione, 21 degenza), Casale (20 nuovi posti malattie infettive per ricevere i pazienti non contagiati provenienti dalle altre strutture). Rimangono in secondo piano, quindi, VCO e Novarese.

COSA FARE IN CASO DI SINTOMI INFLUENZALI

Chiamare il proprio medico di famiglia
Accedere agli studi solo previo contatto telefonico e in caso di reale necessità. Sarà il medico che, di volta in volta, prenderà in considerazione le modalità più corrette per la valutazione dei singoli casi o di differenti esigenze, anche burocratiche, dei pazienti.

Numeri telefonici dell’emergenza
Ats Insubria ha attivato un numero verde per i cittadini varesini e comaschi che siano stati nei luoghi della cosiddetta “zona rossa” ( basso Lodigiano) o abbiano avuto contatti con persone provenienti da quei territori. Il numero da contattare è 800769622 

Regione Lombardia ha esteso a tutto il territorio regionale il numero verde 800894545 .

Il Ministero della Salute ha attivato il numero 1500 per avere incormazioni sul virus Covid-19

Il 112 è il numero unico dell’emergenza urgenza e va chiamato solo in questi casi.

Pubblicato il 04 Marzo 2020
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