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Vivere la disabilità ai tempi del Coronavirus

L’Associazione Tommy&Cecilia ONLUS di Sesto Calende (Varese) lancia un riflessione e chiede un intervento straordinario ed urgente per tutti questi ragazzi per non farli sentire ancora una volta discriminati ed esclusi

Avarie

L’Associazione Tommy&Cecilia ONLUS di Sesto Calende (Varese) lancia un riflessione e chiede un intervento straordinario ed urgente per tutti questi ragazzi per non farli sentire ancora una volta discriminati ed esclusi.

Siamo consapevoli della situazione di emergenza in cui tutti noi oggi ci troviamo e soprattutto del fatto che questa, si prolungherà a tempo indeterminato. Forse un po’ tutti avevamo bisogno di questo stop forzato, senza mancare di rispetto a nessuno, ma forse avevamo bisogno di tempo…di tempo per riflettere, per pensare e capire meglio le nostre ansie, le nostre paure e le nostre reali priorità.

Capire l’importanza dei piccoli gesti come lavarsi le mani, rispettare noi stessi, i nostri cari e chi ci sta intorno con misure precauzionali e di buon senso. Non possiamo in questi giorni non essere vicini alle famiglie con bambini con disabilità, non possiamo non pensare ai nostri bimbi con disabilità e, al disagio che stanno vivendo, inconsapevoli spesso di tutto quello che questa situazione gli ha privato.

I nostri bimbi, costretti a rimanere a casa da scuola come tutti gli altri si, ma spesso senza possibilità per molti di loro di poter accedere ad una didattica adatta alle loro reali situazioni. Siamo sommersi dai messaggi di aiuto da parte delle nostre mamme: “A Sofia manca la routine e i compagni, per fortuna ogni tanto mandano qualche compito sennò perderebbe completamente tutti i contatti con la realtà”. “Non ti dico quanto ha già perso Tom, anche quando proviamo a fare i compiti va in crisi e urla”. Un’altra mamma ci racconta: “Io non sono preparata per insegnare ad un bimbo autistico, non so da dove cominciare, un disastro guarda!!”, “Per compensare il disagio, Franci mette in ordine qualunque cosa”.

Hanno perso i loro riferimenti, quelli che, con tanto lavoro e con tanto sacrificio i loro operatori avevano conquistato, si sentono persi, abbandonati, hanno perso quella continuità che per molti di loro era essenziale, molti peggioreranno le loro condizioni e i miglioramenti acquisiti in questi mesi svaniranno.

Abbiamo bisogno oggi, un intervento straordinario urgente per tutti questi ragazzi, per non farli sentire ancora una volta discriminati ed esclusi. Per questo abbiamo sottoposto, come Associazione Amici di Tommy e Cecilia Onlus, questa criticità all’Amministrazione di Sesto Calende, proponendo di poter usufruire delle ore del servizio educativo scolastico al domicilio, si potrebbe pensare in via straordinaria, di poter potenziare anche i servizi educativi comunali domiciliari, in modo da dare più attenzione e continuità ai nostri ragazzi e dare qualche ora d’aria in più anche alla famiglia.

Le insegnanti di sostegno, su indicazione della dirigente scolastica, hanno avuto disposizioni di contattare le famiglie, allora possiamo suggerirvi di attivare tutti i mezzi che avete per farlo, con una video chiamata, un video messaggio un audio messaggio, una chiamata via Skype potete mantenere i contatti, i nostri bimbi non saranno che felici di rivedervi e sentire ancora la vostra voce e perché no magari andando anche a trovarli, rafforzando così il ponte necessario tra scuola e famiglia.

Proprio ieri con l’insegnante di Tommy, abbiamo fatto tutte le prove per partire lunedì con un contatto Skype, Tommy era felicissimo di aver rivisto il volto della sua maestra e aver sentito ancora quella voce per tanti mesi lo ha accompagnato durante le attività didattiche.

Stiamo valutando come Associazione, vista la nostra grande attenzione allo sport, la possibilità di continuare anche le attività sportive per i nostri ragazzi, quelle non in gruppo, organizzando magari delle sedute individuali al domicilio, all’aria aperta, le belle giornate faciliteranno sicuramente il tutto, dando magari l’opportunità di scoprire attività nuove da fare con gli istruttori. Insomma, vogliamo essere positivi, sicuramente andrà meglio, ma oggi, abbiamo bisogno del massimo impegno da parte di tutti e speriamo di riuscire ad avere tutte le risposte necessarie.

Pubblicato il 09 Marzo 2020
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