500 nuovi casi al giorno: il trend di crescita è costante
Sono arrivate a 7280 le persone positive Covid 19 in regione Lombardia. Le province più colpite sono Bergamo e Brescia. A Varese si contano 75 casi
CASI TOTALI
7280 casi totali di cui 1489 solo oggi ( stima imperfetta per valori non completi ieri). È ormai superata ogni barriera psicologica nella conta dei casi positivi in Lombardia.
DIFFUSIONE PER PROVINCE
La provincia di Bergamo è quella che registra il maggior numero di contagi totali con 1815 positivi, seguita da Brescia con 1351, Cremona 1035 e Lodi 1060. Milano sfiora i mille casi con 925 postivi.
Più contenuta l’epidemia nella nostra provincia con 75 casi, Como ne ha registrati 77, Pavia 403, Lecco con 113, Mantova 137, Monza e Brianza 85 e Sondrio 13.
DISTRIBUZIONE DEI PAZIENTI
In totale i tamponi eseguiti sono stati 25629: ci sono 1351 pazienti in isolamento domiciliare, circa 900 guariti o messi in isolamento domiciliare, 3852 ricoverati in reparto e 560 in terapia intensiva.
Rimane alta, quindi, la sofferenza del sistema ospedaliero lombardo che anche oggi ha registrato oltre 500 ricoveri, un trend che si è stabilizzato da alcuni giorni.
RICERCA DI NUOVI LETTI DI TERAPIA INTENSIVA
Continua la riconversione di posti letto per attrezzare stazioni di terapia intensiva: i 724 posti iniziali sono ormai saliti a 947 e presto se ne aggiungeranno altri 150. I decessi fino a oggi sono 617 di cui 5 nella nostra provincia e uno a Legnano.
Prosegue anche l’implementazione dei dispositivi di supporto, Cpap o mascherine per la ventilazione.
ETA’
L’età dei ricoverati in terapia intensiva rimane alta: il 38% ha tra i 65 e i 74 anni, il 20% e ultra 75 anni, il 22% è tra 50 e 64 anni, il 9% tra 25 e 49 anni e l’1% tra 19 e 24 anni ( 3 persone).
Il coronavirus, quindi, indebolisce fisici già debilitati ma anche persone che sono ancora in salute: il 21% dei pazienti Covid ha tra 65 e 75 anni, il 27% tra 50 e 64, il 17% tra 25 e 39 mentre nelle fasce più giovani si registra solo l’1% dei ricoveri.
ASSISTENZA GARANTITA A TUTTI
L’assessore al Welfare Giulio gallera, nella quotidiana conferenza stampa di presentazione dei casi, ha voluto smentire le voci girate con insistenza negli ultimi giorni di procedure di selezione dei pazienti da curare: « Ogni scelta è relativa solo al luogo di assistenza – ha assicurato Gallera – decisione presa da professionisti competenti che guardano solo all’organizzazione del sistema e alle condizioni dei singoli da trasferire in altri reparti o ospedali».
RALLENTARE IL CUORE DELLA LOMBARDIA
Regione Lombardia è in attesa della decisione del Governo per inasprire ulteriormente le misure di contenimento: « Abbiamo chiesto di rallentare il cuore dell’Italia. Non di fermarlo, altrimenti si fermerebbe il cuore dell’Italia con il rischio di non ripartire. Abbiamo pensato solo Ai servizi non essenziali. Grazie anche a Confindustria con cui si è riusciti a trovare un giusto equilibrio per garantire sicurezza ai lavoratori di settori nevralgici del nostro tessuto economico e sociale».
Infine, Gallera ha voluto ricordare il dottor Roberto Stella scomparso questa mattina a causa delle complicanze per il contagio da coronavirus. Ne ha ricordato la passione, l’impegno come presidente dell’ordine dei medici, delle società scientifiche di medicina ma anche come medico di base, accanto ai suoi pazienti fino all’ultimo.
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