Gli devastano la gamba con un colpo di pistola: arrestati
Il fatto risale a circa un anno fa. Le indagini discrete dei carabinieri hanno consentito di risalire ai sospettati, catturati lunedì
Il blitz coi cani e le pistole in pugno per inchiodare alle proprie responsabilità due balordi accusati di aver maciullato la gamba di un uomo un anno fa (nella foto, i carabinieri in azione).
I carabinieri di Luino e Castelveccana lunedì mattina al termine di un’operazione condotta assieme alle unità cinofile antidroga e ricerca esplosivi del Nucleo di Casatenovo hanno arrestato due persone, entrambi di nazionalità albanese di 33 e 36 anni residenti a Castelveccana: secondo le indagini coordinate dalla procura di VArese i due sarebbero gli esecutori di una «gambizzazione» avvenuta il 7 aprile del 2019.
Quasi un anno fa, infatti, un uomo di 38anni italiano ma residente nel Canton Ticino, mentre si trovava in zona Laveno Mombello in compagnia di una donna, era stato portato d’urgenza in ospedale a Cittiglio a causa di una grave ferita da arma da fuoco che lo aveva attinto alla gamba destra.
Era stata proprio la donna, una giovane 30enne di origine romena ad accompagnarlo al pronto soccorso ma entrambi, all’arrivo dei carabinieri di Laveno Mombello fin da subito non fornirono la reale versione dei fatti, raccontando una versione secondo cui che il ferimento era avvenuto in una non precisata «vietta» del lungo lago da parte di un uomo che si era allontanato nell’oscurità.
I carabinieri, che non hanno creduto fin da subito a quella versione, hanno iniziato a condurre con riserbo le indagini volte a chiarire i motivi di un atto così grave.
Infatti sono stati acquisiti i traffici telefonici dei cellulari in possesso alla coppia riuscendo, intanto, a stabilire che il ferimento non era avvenuto a Laveno Mombello bensì in una località di Porto Valtravaglia.
A nulla sono valse le testimonianze mendaci per convincere i militari dell’Arma che, dopo tutta una serie di verifiche e testimonianza, hanno potuto acclarare che l’azione era stata compiuta all’interno di un appartamento abitato da due cittadini nordafricani che entrambi conoscevano.
Il motivo scatenante pare sia stato esattamente un semplice alterco avvenuto per motivi futili, al termine del quale il 36enne arrestato ha estratto una pistola facendo fuoco a distanza ravvicinata all’indirizzo dell’italiano.
La pallottola di grosso calibro ha prodotto un effetto devastante provocandogli una frattura multipla al femore gli ha causato un lungo ricovero e molti mesi di convalescenza.
Lunedì mattina, i carabinieri del Nucleo Operativo e radiomobile di Luino assieme ai colleghi della stazione di Castelveccana con i quali sono state condotte le indagini, e alle due unità cinofile di Casatenovo, i due pastori tedesco Ocsi per la ricerca di droga, la femmina Rakki per la ricerca di armi ed esplosivi, hanno fatto irruzione presso le abitazioni dove si trovavano i due albanesi e quella dei due nordafricani che, nel frattempo, si sono allontanati da diverso tempo dal territorio.
Entrambi sono stati arrestati in applicazione dell’ordinanza di custodia cautelare in carcere mentre uno di loro dovrà inoltre rispondere di possesso di stupefacente e di arma clandestina.
Infatti dalla perquisizione presso l’abitazione di quest’ultimo è stato rinvenuto un revolver cal. 38 special Smith & Wesson – modello bodyguard – con diversi colpi, un etto di hashish e mezzo etto di cocaina, oltre alla somma in denaro di 6mila euro in contanti ed un bilancino.
Questa mattina, davanti al Gip di Varese si è tenuta l’udienza di convalida al termine della quale è stata confermata la custodia cautelare in carcere per entrambi.
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