“Oggi è la prima giornata positiva di un mese durissimo”
Per la prima volta è in calo il numero dei pazienti ricoverati. Continua l'opera di fortificazione del sistema sanitario tra terapie intensive, cliniche private, alberghi e medici di base
Seconda giornata con timidi segnali incoraggianti. È, infatti, il primo giorno in cui scende il numero delle persone ricoverate in ospedale. Le buone notizie sono state date dall’assessore al Welfare Giulio Gallera nel consueto incontro con l’andamento dell’epidemia da coronavirus in Lombardia condotto insieme al collega Davide Caparini che guida la Protezione civile lombarda.
« Oggi è la prima giornata positiva dopo un mese durissimo – ha commentato Gallera – Non è ancora il momento di rilassarci, anzi. Occorre intensificare gli sforzi per non vanificare quanto fatto fino a qui».
NON ALLENTARE LA GUARDIA
Il ricordo è andato velocemente alla prima settimana dopo l’annuncio del contagio numero 1. Ordinanze che bloccavano la socialità e che, nell’arco di pochi giorni, erano state allentate sino ad arrivare all’8 marzo e all’allarme generale con il nuovo giro di vite e la successiva impennata delle curva epidemica soprattutto nella Bergamasca.
I NUOVI POSTIVI
I nuovi positivi oggi sono stati 1155: ancora troppi ma in flessione rispetto a ieri e anche a sabato. Il dato più significativo è quello dei ricoverati: si è passati dai 9439 di ieri agli attuali 9266.
NUOVI POSTI DI TERAPIA INTENSIVA
La strada intrapresa sembra quella giusta ma in attesa di sconfiggere il virus, prosegue incessante l’opera di fortificazione delle difese: soprattutto le terapie intensive si stanno rinforzando con nuovi posti letto a partire dal San Raffaele per continuare con il Policlinico, il San Carlo, l’ospedale di Legnano fino al presidio che sta nascendo in Fiera Milano e che già la prossima settimana potrà aprire i 4 primi moduli.
COINVOLTI CLINICHE PRIVATE E ALBERGHI
Manca ancora personale e si sta reclutando tra quanti hanno fatto domanda: in tutto sono 3193 le candidature arrivate e di questi sono già stati visionati i profili di 611 medici: « Abbiamo coinvolto anche le strutture sanitarie private che mettono a disposizione i propri letti – ha aggiunto Gallera – e così gli alberghi che apriranno le camere a quanti devono stare in isolamento ma non hanno la possibilità. Abbiamo coinvolto i medici di medicina generale nel monitoraggio dei propri pazienti a domicilio attraverso la telemedicina e la distribuzione di saturimetri che verranno dati a quanti, pur uscendo dagli ospedali, non sono ancora del tutto guariti. Con gli specializzandi avvieremo un controllo diretto e più stretto che potrà richiedere il tampone nel caso si evidenzino gli elementi di un contagio con febbre superiore a 37,5 gradi».
SPERIMENMTAZIONE CON AVIGAN
Da domani, inoltre, la Lombardia potrà avviare la sperimentazione con il farmaco Avigan, utilizzato in Giappone e su cui si è espressa favorevolmente Aifa.
MASCHERINE IN ARRIVO
È iniziata anche la distribuzione di mascherine nelle RSA e a tutto il personale socio sanitario impegnato, compresi i medici di medicina generale e i farmacisti.
Nessun cenno, invece, sui dispositivi di sicurezza per gli operatori ospedalieri: arrivano sempre con il contagocce con il timore di rimanerne sprovvisti.
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