In Canton Ticino raggiunto il picco, ma non finisce l’emergenza
Il medico cantonale Giorgio Merlani ha detto che i numeri iniziano a scendere ma ha aggiunto: "Non ci libereremo molto in fretta dal virus"
In Canton Ticino è stato raggiunto il picco dei contagi, la curva si è stabilizzata ma questo non significa che l’emergenza sia finita. Lo hanno detto oggi pomeriggio le autorità cantonali, facendo il punto sulla situazione in Ticino.
Al consueto momento informativo per la stampa, presenti il ministro cantonale Manuele Bertoli e il medico cantonale Giorgio Merlani, ha partecipato anche il professor Paolo Ferrari, Capo Area Medica dell’Eoc, l’Ente ospedaliero cantonale.
«Abbiamo toccato il picco e stiamo cominciando a scendere – ha detto il medico cantonale Giorgio Merlani – Le misure di contenimento stanno dando risultati e per tre giorni consecutivi le cifre sono sotto ai 100 contagi. Non succedeva da metà marzo. Possiamo dire che tutti insieme ce l’abbiamo fatta, ma va sottolineato che non ci libereremo molto in fretta dal virus». Non appena le misure verranno rimosse o riviste, ha spiegato Merlani, il virus tornerà: «Nei prossimi mesi saremo chiamati ad osservare l’andamento e a modulare le misure di contenimento. Per il cittadino sembrerà forse assurdo ma questa è l’unica misura che ha permesso di contenere le misure di contagio».
I risultati positivi permettono però di iniziare a pensare a come avviare un lento e graduale ritorno alla normalità: «Ci sarà una vita post Covid-19 – ha detto il dottor Ferrari – Dovremo imparare a mantenere le distanze sociali, perché il virus continuerà a circolare tra di noi fino a quando non si troverà un vaccino oppure una cura».
Il responsabile del Dipartimento dell’educazione, della cultura e dello sport Manuele Bertoli ha fatto il punto sulla scuola: “Dopo 3 settimane dalla chiusura delle scuole, è venuto il momento di fare un primo bilancio. Il risultato è buono se non molto buono. Ringrazio quindi tutti i docenti e tutti coloro che si sono dati da fare affinché le lezioni potessero continuare. Ringrazio anche i genitori, che si stanno occupando dei figli».
Bertoli ha poi illustrato i punti più importanti delle direttive emanate oggi sulle scuole e ha anticipato: «Sappiamo che non potremo riaprire dopo il 19 aprile, ma non sappiamo ancora cosa avverrà».
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