È morto con il coronavirus il Lama Gangchen Rinpoche
Il monaco buddista tibetano, nato in Tibet 79 anni fa, viveva in esilio in Italia dal 1963. Ha fondato il centro di Albagnano Bèe
È morto a Verbania con il coronavirus il monaco buddista tibetano Lama Gangchen Rinpoche. Nato in Tibet 79 anni fa, viveva in esilio in Italia dal 1963. Ha fondato il centro di Albagnano Bèe ed era molto impegnato in campo internazionale nella difesa dell’ambiente.
È stato anche il promotore del primo Forum spirituale all’interno delle Nazioni Unite, battendosi per la salvaguardia dell’Amazzonia e ha collaborato con Giovanni Paolo II negli incontri interreligiosi di Assisi.
«Visto che va tanto di moda il gossip – aveva detto il religioso buddista in un incontro a Lave Ponte Tresa anni fa – io vi porto un pettegolezzo di pace. Il nostro corpo e la nostra rinascita non sono indipendenti dalle condizioni ambientali e la cultura violenta di oggi influisce su di noi. Bisogna trovare valori comuni e la base può essere la pace, un valore che ognuno dovrebbe coltivare dentro di sé. La pace è la giusta medicina che fa bene alla salute mentale e anche il messaggio autentico per le future generazioni».
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