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Corbo: “Che senso ha l’iniziativa a spot dei tamponi a Luino?”

Il segretario provinciale del Pd Giovanni Corbo: "In previsione della “ graduale riapertura ” prevista il 4 maggio ci saremmo aspettati un incremento dei tamponi e dei test seriologici

Coronavirus, Città deserte (foto di Franco Aresi)

Il segretario provinciale del Pd prende posizione su alcune scelte di Ats. Pubblichiamo di seguito la sua nota.

Dobbiamo ancora rimarcare con sorpresa la decisione di ATS Insubria di attivare una postazione con metodo drive-in per i tamponi a Luino senza un necessario e indispensabile coordinamento territoriale per individuare con gli Amministratori del territorio le reali opportunità di collocazione di tali postazioni.

In previsione della “ graduale riapertura ” prevista il 4 maggio ci saremmo aspettati un incremento dei tamponi e dei test seriologici con una capillarità da garantire la ripresa in totale sicurezza e un incremento efficace delle USCA (Unità Speciali di Continuità Assistenziale ).

Siamo, invece, a sottolineare un’iniziativa a spot che avremmo voluto piuttosto coordinata con un piano d’azione strutturato e in grado di offrire una prospettiva trasversale. Abbiamo, in Provincia di Varese, la necessità di monitorare con scrupolosità i casi sospetti per evitare che diventino veicolo di contagio del Covid – 19 ancor più dal 4 maggio in poi.

L’iniziativa di ATS Insubria prodotta a Luino non solo non risponde a questa logica, ma evidenzia anche una miopia strategica. Sosteniamo che l’estensione dei tamponi e dei test sierologici a tutta la popolazione della Provincia di Varese debba essere un obiettivo da raggiungere repentinamente.

Regione Lombardia deve far da garante a quest’obiettivo tanto più dopo le forti dichiarazioni di alcuni Sindaci Lombardi ieri sera in un servizio trasmesso su La 7 a cui è opportuno che Regione Lombardia fornisca immediato riscontro per chiarire che non ci sia stato alcun tipo di pressione sugli Amministratori locali che avevano voluto procedere autonomamente ad eseguire i test sierologici nei propri comuni.

Senza entrare nel merito delle scelte dei Sindaci è inaccettabile il conflitto generato tra Istituzioni che, invece, dovrebbero lavorare all’unisono, al di là degli schieramenti politici, per affrontare al meglio l’emergenza e garantire sicurezza ai propri cittadini.

Pubblicato il 01 Maggio 2020
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