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Vigili del fuoco, “i lavori per la nuova caserma già nel 2020“

La programmazione dell'intervento ufficializzata dall'Interno nei giorni scorsi. Pellicini: “Fatto storico, un beneficio per l'intera collettività“

Nella nuova sede della Comunità Montana

La realizzazione della nuova caserma dei Vigili del Fuoco di Luino è vicina: la notizia, tutt’altro che scontata in questo periodo di pandemia, è stata ufficializzata al Comune di Luino dal Ministero dell’Interno nei giorni scorsi dove è stato in qualche modo annunciata la programmazione d’intervento (nella foto, l’immobile di Voldomino già sede di Giudice di pace e Comunità Montana di fianco alla quale sorgerà la nuova caserma).

Ne ha dato notizia il sindaco di Luino in apertura di consiglio comunale in via telematica nella serata di ieri.

E la seconda importante notizia è che l’inizio delle opere per la costruzione del distaccamento dei pompieri, che sarà portato a Voldomino dall’attuale sede, cominceranno nel 2020.

Il sindaco di Luino Andrea Pellicini è soddisfatto per gli esiti di una questione che riguarda la sicurezza di un gruppo di persone a cui Luino è legata, ed infine ai luinesi stessi che vengono “serviti” da questo gruppo di pompieri.

«E’ un fatto storico – spiega Pellicini che molto si è battuto per tale esito – e che suggella un lavoro di anni delle amministrazioni comunali che ho avuto l’onore di guidare. La nuova caserma è di importanza vitale per tutto il nord della provincia di Varese. Il territorio di Voldomino, con il palazzo del Giudice di Pace, la Comunità Montana e la Caserma dei Vigili del Fuoco è destinato a diventare il centro servizi più importante non solo della città, ma di un’area vasta».

L’iter ufficiale, almeno quello in Consiglio comunale per arrivare alla decisione del ministero, è iniziato nel novembre 2015 con una delibera votata da maggioranza ed opposizione dove è stato deciso di autorizzare alla cessione gratuita al demanio di un terreno a Voldomino.

Un anno dopo esatto il Comune ha stipulato la convenzione con ministero dell’Interno e Agenzia per il Demanio per realizzare in quel terreno il fabbricato.

L’iter ora dovrebbe prevedere una serie di azioni amministrative tecniche da parte di Palazzo Serbelloni per arrivare ad appaltare e progettare quest’opera stimata in circa due milioni di euro.

La soddisfazione del primo cittadino fa il paio con quella dei pompieri stessi che in questi anni non hanno mai fatto mancare il loro supporto alla Città, anche in condizioni difficili come quelle che li hanno visti più volte traslocare dall’attuale sede a causa di alluvioni che ingrossavano il Tresa fino ad allagare proprio i locali di via Don Folli. Ultima in ordine di tempo quella del novembre scorso.

Pubblicato il 14 Maggio 2020
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