Leggiuno, il chiosco di Arolo resta chiuso: “Ci stiamo confrontando con i gestori”
A sollevare la questione è stata il consigliere di minoranza Tiziana Petoletti che spiega: "Il bar è comunale in gestione a privati ed è necessario che l'amministrazione prenda provvedimenti"
“Come mai il chiosco di Arolo è chiuso?”. Una domanda che si sono posti in molti e che il consigliere di minoranza Tiziana Petoletti ha colto sollecitando una risposta da parte del primo cittadino.
Tiziana Petoletti ha infatti pubblicato un video sulla sua pagina Facebook (Tiziana Petoletti Consigliere Comunale) dove spiega che il bar, di proprietà comunale e dato in gestione a privati tramite bando, è ancora chiuso nonostante la fine del lockdown.
«In molti mi hanno chiamato per sapere il motivo di questa situazione – spiega Petoletti –. Immagino che la riapertura sia resa difficile dalle normative poste dall’emergenza Covid19, ma c’è stato diverso tempo per organizzarsi e pensare alla riapertura. Il bando inoltre, prevede che coloro che gestiscono il bar, devono tenere aperti i bagni pubblici e pulire la spiaggia».
Il chiosco sul Verbano viene dato in gestione per tre anni, l’ultimo bando è stato fatto nel 2017 e la stagione parte il primo maggio per concludersi il 30 settembre. I gestori pagano un affitto all’amministrazione comunale. «Mi chiedo se verranno presi provvedimenti da parte dell’amministrazione nel momento in cui non si terrà la stagione», sottolinea Petoletti.
Dall’altra parte il sindaco Giovanni Parmigiani spiega: «Sono in contatto con i gestori che al momento sembravano intenzionati a non riaprire. Le normative imposte dal Covid li metterebbero di fronte a reali difficoltà. Ad ogni modo, al momento non c’è nulla di certo e abbiamo deciso di rivederci tra quindici giorni per capire cosa fare».
Il primo cittadino spiega che stanno pensando a diverse soluzione, come quella di allargare la zona destinata ai tavolini così da assicurare il distanziamento tra le persone, ad esempio: «Sono convinto del fatto che la salute dei cittadini venga prima di tutto. Se non c’è modo di riaprire in sicurezza è meglio non farlo». Nel momento in cui il bar dovesse restare chiuso non ci sarebbe l’accesso ai bagni pubblici, ma il sindaco spiega: «Non c’è l’obbligo di aprirli, inoltre andrebbero sanificati e gestiti in molto attento».
La decisione di riaprire il Cactus Bar è quindi rinviata. Intanto Tiziana Petoletti sottolinea un’altra questione: la richiesta dei cittadini di far diventare l’area a ridosso del porto di Arolo zona a traffico limitato. «Lo scorso anno c’è stata anche una petizione popolare per chiedere che l’accesso al molo fosse regolamentato. Sopratutto nel fine settimana si vedono parcheggi selvaggi e situazioni ingestibili». Il sindaco Parmigiani però risponde: «Abbiamo fatto sopralluoghi con la Polizia Locale e ci sono confrontati con il Prefetto, per legge in quell’area, una zona ZTL non si può fare».
Accedi o registrati per commentare questo articolo.
L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.