La Provincia convoca presidi e agenzie di trasporto per progettare il ritorno a scuola
Riunione tra dirigenti delle scuole superiori, Agenzia del Trasporto e Ferrovie Nord. Premazzi: “ Anticipiamo i tempi per essere pronti". Più corse per meno alunni, con ingressi scaglionati
Tavoli tecnici divisi per aree geografiche per definire un modello di trasporto adeguato in vista della riapertura delle scuola a settembre.
Da settimana scorsa, la Provincia, con il consigliere delegato all’Istruzione Mattia Premazzi, è al lavoro per definire un piano provinciale dei trasporti che risponda alle esigenze delle scuole salvaguardando la sicurezza: « È chiaro che non si potrà più replicare il modello degli anni passati, trasportare lo stesso numero di studenti con un numero di corse immutato – spiega il consigliere Premazzi – Oggi ancora non abbiamo certezze, ma non possiamo rimandare questo lavoro di programmazione ad agosto».
Questa mattina, quindi, i dirigente delle scuole superiori di Varese e Gazzada, insieme all’assessore all’Istruzione del Comune Rossella Dimaggio e al dirigente dell’Ufficio scolastico Giuseppe Carcano si sono confrontati su quello che occorrerà da settembre.
Alla riunione erano presenti anche i rappresentanti del trasporto pubblico, Ferrovie Nord e l’Agenzia del trasporto locale: « Serviranno più mezzi ma anche nuove flessibilità orarie e modalità didattiche alternative – commenta Mattia Premazzi – I dirigenti dovranno stilare un elenco di richieste e di proposte. Noi raccoglieremo tutte le indicazioni e poi faremo una sintesi da presentare in Regione, al Ministero e alle diverse agenzie di trasporto».
Dopo il tavolo con i dirigenti di Varese, Provincia chiamerà al confronto i dirigenti delle scuole di Busto Arsizio, in un altro tavolo quelle di Gallarate, un terzo confronto confronto vedrà partecipanti le scuole di Saronno e Tradate e un’ultima riunione vedrà convocati i dirigenti degli istituti del Nord della provincia: « Non possiamo aspettare che il Ministero emetta le linee guida. Abbiamo avviato subito il lavoro che continueremo a implementare e modificare a mano a mano che emergeranno novità. Stiamo già ragionando sulla base di linee di azione, come quelle recepite per i campi estivi, che sono sufficientemente indicative».
A Varese città, per esempio, si ragiona su uno scaglionamento degli ingressi: i mezzi di trasporto, però, chiedono intervalli di tempo tra i 90 e i 120 minuti tra una corsa e l’altra. Sembra quasi certo, ormai, che in futuro la scansione oraria non sarà più sui 60 minuti ma occorrerà ragionare con tempi ridotti.
Mattia Premazzi è fiducioso: « Un tempo, scardinare modalità e orari di trasporto era difficile perché il sistema era ingessato. Oggi l’emergenza ha reso necessario innovare e creare nuovi modelli. Noi lavoriamo per essere pronti a settembre».
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