In Canton Ticino torna la paura del virus: nuove restrizioni fino al 19 luglio
Da questa sera e fino al 19 luglio torna il divieto di assembramento, con un limite massimo di 30 persone nei luoghi pubblici e di 100 persone per serata nei locali, nella fascia oraria dalle 18 alle 23
Il coronavirus torna a preoccupare la Sizzera e il Canton Ticino, dopo che si è registrata una crescita di casi, con due focolai che sono stati individuati in Canton Ticino.
A far rialzare il livello d’attenzione è stato l’impennarsi dei nuovi contagi, 12 in due giorni, registrati in Canton Ticino. Due in particolare i focolai sviluppati nei giorni scorso, legati ad altrettante feste private tra ragazzi. Casi che non preoccupano tanto per il decorso della malattia, trattandosi di giovani, quanto per la possibile diffusione del contagio nelle famiglie dei giovani coinvolti.
In particolare viene reintrodotto da questa sera e fino al 19 luglio il divieto di assembramento, con un limite massimo do 30 persone che possono riunirsi nei luoghi pubblici. Per i locali pubblici viene introdotto il limite di 100 persone per serata, nella fascia oraria dalle 18 alle 23.
I titolari dei locali dovranno inoltre attrezzarsi per registrare tutti i clienti, che dovranno fornire nominativo, documento d’identità e numero telefonico, in modo da poter essere rintracciati nel caso di contagi.
Per chi non ottempera a quest’obbligo sono previste sanzioni con multe e, nei casi più gravi, la chiusura del locale.
Oltre alle nuove restrizioni, le autorità cantonali hanno richiamato tutti i cittadini al senso di responsabilità per contenere la risalita dei contagi senza dover arrivare a restrizioni ancora più drastiche.
In particolare è stato ricordato l’obbligo, introdotto nei giorni scorsi, di indossare la mascherina sui mezzi pubblici, a partire dal prossimo 6 luglio.
Infine la Confederazione ha reso noto l’elenco dei 29 Paesi per i quali è previsto l’obbligo di quarantena di 10 giorni. I cittadini che rientrano in Svizzera da uno di questi paesi a rischio si deve annunciare entro due giorni alla hotline al numero 0800 144 144. Chi non rispetterà questa misura precauzionale rischia una multa fino a 10mila franchi.
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