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Sport da contatto, tutte le regole da seguire in Lombardia

Pronta la nuova delibera che resta in vigore sino a fine luglio. Tutte le norme per l'accesso ai campi, la registrazione dei presenti e i comportamenti da tenere

Rugby Varese - Rugby Rovato 11-34

Gli sportivi della Lombardia attendevano con ansia la giornata di oggi, venerdì 15 aprile, data per la quale la Regione aveva annunciato il via libera alla pratica dei cosiddetti “sport da contatto” che racchiudono numerose discipline, alcune delle quali popolarissime come calcio, basket e pallavolo.

Nell’ordinanza emanata quest’oggi dal Pirellone (la numero 579), sono quindi indicate le regole a cui attenersi e che quindi dovranno essere rispettate sui campi di tutto il territorio, tanto dai praticanti quanto dai gestori delle strutture. Norme – contenute in un allegato – che entreranno in vigore sabato 11 e che per il momento saranno valide sino a venerdì 31 luglio e potranno essere modificate in base all’evoluzione dell’epidemia. Eccole nel dettaglio.

ACCESSO ALLA SEDE DELL’ATTIVITÀ

L’accesso alla sede dell’allenamento o della gara potrà avvenire solo in assenza di segni/sintomi (es. febbre, tosse, difficoltà respiratoria, alterazione di gusto e olfatto) per un periodo precedente l’attività pari almeno a 3 giorni. All’accesso dovrà essere rilevata la temperatura
corporea: in caso di temperatura superiore ai 37.5 °C non sarà consentito l’accesso.

REGISTRAZIONE ACCESSI

Il registro dei presenti nella sede dell’attività di allenamento o della competizione sportiva (atleti, staff tecnico, dirigenti sportivi, massaggiatori, fisioterapisti…) dovrà essere mantenuto per almeno 14 giorni.

MISURE DI PREVENZIONE

Sono condivise quelle già contenute nelle “Linee Guida per l’attività sportiva di base e l’attività motoria in genere” prodotte alla Presidenza del Consiglio dei Ministri – Ufficio per lo sport.

– Adeguata informazione, comprensibile anche per gli atleti di altra nazionalità.
– Corretta prassi igienica individuale (frequente igiene delle mani con prodotti igienizzanti; starnutire/tossire evitando il contatto delle mani con le secrezioni respiratorie; non toccarsi occhi, naso e bocca con le mani; non condividere borracce, bottiglie, bicchieri).
– Mantenimento della distanza interpersonale minima di almeno 1 metro in caso di assenza di attività fisica e, per tutti i momenti in cui la disciplina sportiva lo consente, di almeno 2 metri durante l’attività fisica, fatta eccezione per le attività di contatto previste in specifiche discipline.
– Regolare e frequente pulizia e disinfezione di aree comuni, spogliatoi, docce, servizi igienici, attrezzature e macchine utilizzate per l’esercizio fisico.
– Tutti gli indumenti e oggetti personali devono essere riposti dentro la borsa personale, anche qualora depositati negli appositi armadietti.

RICAMBIO D’ARIA

– In merito al ricambio d’aria negli ambienti interni, in ragione dell’affollamento e del tempo di permanenza degli occupanti, dovrà essere verificata l’efficacia degli impianti al fine di garantire l’adeguatezza delle portate di aria esterna secondo le normative vigenti. In ogni caso, l’affollamento deve essere correlato alle portate effettive di aria esterna.
– Per gli impianti di condizionamento, è obbligatorio, se tecnicamente possibile, escludere totalmente la funzione di ricircolo dell’aria. In ogni caso vanno rafforzate ulteriormente le misure per il ricambio d’aria naturale e/o attraverso l’impianto, e va garantita la pulizia, ad impianto fermo, dei filtri dell’aria di ricircolo per mantenere i livelli di filtrazione/rimozione adeguati. Se
tecnicamente possibile, va aumentata la capacità filtrante del ricircolo, sostituendo i filtri esistenti con filtri di classe superiore, garantendo il mantenimento delle portate.
Nei servizi igienici va mantenuto in funzione continuata l’estrattore d’aria.

Pubblicato il 10 Luglio 2020
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