Continuano le ricerche del disperso a Maccagno con Pino e Veddasca
Per il quarto giorno consecutivo vigili del fuoco ancora in azione nei canaloni del Molinera
Ci sono gli esperti di cartografia e le immagini che arrivano dai droni: è la tecnologia che cerca di aiutare le ricerche tradizionali fatte da corda, scarponi e muscoli addestrati per cercare di ritrovare l’uomo disperso da sabato scorso nelle acque del torrente Molinera che si getta dopo un grande dislivello nel Lago Maggiore.
Per il quarto giorno consecutivo i vigili del fuoco stanno operando per le ricerche di Andrea Galimberti visto sparire nel torrente ingrossatosi in pochi minuti dagli occhi dell’amico escursionista che era con lui in quel momento: l’uomo ha tentato di guadare il corso d’acqua venendo inghiottito dalle onde di piena.
Un posto difficile dove poter trovare qualcuno: la gola dove si getta il torrente, scavata nei millenni nella roccia è molto stretta e lunga chilometri.
Anche oggi l’apparato di vigili del fuoco e specialisti volontari delle altre componenti che sanno come comportarsi in ambienti estremi stanno cercando nelle forre dell’ultimo tratto, dopo il ritrovamento, lunedì, di una mantella indossata da Galimberti per proteggersi dall’acqua.
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