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Scuola, le minoranze sestesi: “Necessario riprendere il confronto sui problemi della ripartenza”

Con un’interpellanza Insieme per Sesto e Sesto 2030 chiedono perché i tavoli per la scuola e il diritto allo studio, votati in consiglio comunale all’unanimità, non siano più stati convocati

scuola media sesto calende

Un’interpellanza congiunta sull’imminente futuro della scuola. Per affrontare quella che sarà la ripartenza della scuola dopo l’anticipata chiusa imposta dal lockdown, lo scorso 15 giugno il consiglio comunale di Sesto Calende aveva votato all’unanimità la costituzione di tavoli di lavoro e confronto sulla ripresa della attività educative e didattiche. Tavoli che tuttavia, come già lamentato dalle minoranze, non sono più stati convocati dopo appena un incontro nonostante nel consiglio comunale tutte e tre le forze politiche avevano addirittura richiesto una temporanea sospensione del consiglio comunale per permettere che la mozione fosse promossa senza ulteriori perdite di tempo.

«Purtroppo, – scrivono in un comunicato i gruppi di minoranza Insieme per Sesto e Sesto 2030dopo un primo incontro di insediamento il Tavolo di lavoro non è stato più convocato, né sono stati forniti dati o documenti di informazione dei diversi scenari, disattendendo di fatto una decisione del Consiglio Comunale».

Per questo motivo, le minoranze presenteranno nel corso del prossimo consiglio comunale un’interpellanza in cui verrà chiesto al Sindaco Giovanni Buzzi di conoscere la ragioni del mancato rispetto del voto del Consiglio Comunale e all’Assessore Nicolò Gri di conoscere le misure adottate e (o in corso di adozione) per la ripresa delle attività scolastiche.

«Dispiace che non si si colta l’opportunità di uno strumento, il tavolo di confronto tra Scuola, Comune, associazioni ed esperti, perché questo avrebbe aiutato dare risposte a domande che tutte le famiglie aspettano – commentano i due gruppi civici -. Ancora oggi, nell’imminenza della ripresa delle attività educative delle scuole e del Nido la Giunta non ha fatto conoscere le proprie decisioni in merito al supporto che verrà dato in termini di personale o di altre forme di sostegno alle maggiori criticità da tempo note in modo da evitare disagi alle famiglie, sul tempo scuola e sui bisogni di assistenza per le famiglie con alunni disabili e con bisogni speciali».

Pubblicato il 03 Settembre 2020
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