Recuperato il corpo nel torrente Molinera, è quello dell’escursionista scomparso
E' stato individuato nel quinto giorno di ricerche e recuperato con un verricello. Ora è a disposizione dell'autorità giudiziaria cui spetta il riconoscimento ufficiale. Si conclude il lavoro di decine e decine di soccorritori
Svolta nel quinto giorno di ricerche tra il lago Delio e il torrente Molinera, alla ricerca dell’escursionista disperso.
Nella parte centrale della forre del torrente i soccorritori, oggi presenti a decine e decine, nella prima mattina hanno ritrovato un corpo, che è stato recuperato nel primo pomeriggio con manovra al verricello dal “Drago 84” dai vigili del fuoco del reparto volo Lombardia, in collaborazione con i tecnici del soccorso alpino.
Secondo il CNSAS (Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico) lombardo è quello di Andrea Galimberti, che è stato visto sparire nel torrente Molinera sabato scorso, mentre andava a cercare funghi con un amico. La salma è stata messa a disposizione dell’autorità giudiziaria.
IL COMUNICATO DEL CNSAS
L’Ufficialità è arrivata con un comunicato del corpo nazionale Soccorso Alpino e Speleologico:
Si è concluso nel pomeriggio di oggi, giovedì 3 settembre 2020, l’intervento per il recupero dell’uomo di 38 anni, residente nel Comasco, disperso da sabato scorso. La piena del torrente Val Molinera lo aveva trascinato nella forra. Le ricerche erano partite subito dopo l’allarme, dato dalla persona che era con lui. Nei giorni scorsi, l’area della forra, lunga circa 6 km, con un dislivello di circa 800 m, era stata suddivisa in quattro settori, per consentire una bonifica meticolosa di anfratti e pozze. Nei giorni scorsi era stata esaminata la parte iniziale, con il ritrovamento della mantella dell’uomo disperso. La giornata di oggi prevedeva il proseguimento delle operazioni nel tratto centrale. Il Cnsas Lombardo era presente con una trentina di soccorritori, appartenenti alla squadra forra regionale, con tecnici specializzati per questo particolare tipo di contesto, e della XIX Delegazione Lariana, con le squadre territoriali alpine, in collaborazione con i Vigili del fuoco. L’elicottero della Guardia di finanza ha portato sul posto i diversi gruppi. A metà mattinata, il ritrovamento dell’uomo, senza vita, in prossimità del secondo salto della terza sezione, a un centinaio di metri dall’ingresso in forra. I soccorritori hanno sgomberato l’area per il recupero in sicurezza del corpo con l’elicottero dei Vigili del fuoco. Un ringraziamento è doveroso anche nei confronti dei Carabinieri del Comando di Luino e dell’amministrazione comunale di Maccagno con Pino e Veddasca, per il supporto dato in questi giorni.
PER RECUPERARLO, COINVOLTE DIVERSE FORZE DI SOCCORSO
Galimberti aveva cercato di guadare il torrente ingrossatosi in pochi minuti a causa del maltempo, ed è stato inghiottito dalle onde di piena davanti agli occhi dell’amico: da allora sono scattate le ricerche del fungiatt di Oltrona San Mamette, in provincia di Como.
Per ritrovarlo, in questi giorni sono state coinvolte decine e decine di specialisti: alle ricerche hanno collaborato il Soccorso Alpino, diverse specialità dei Vigili del Fuoco (in particolare Saf e unità per la ricerca coi droni), la Guardia Costiera, la Guardia di Finanza, i Carabinieri, la Protezione civile e l’Ust. Con loro anche dei volontari psicologi del Servizio Psicosociale di CRI Lombardia, a supporto dei familiari.
Per coordinare i soccorsi, i Vigili del Fuoco avevano istituito un’unità UCL all’interno del municipio di Maccagno.
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