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Usura e prostituzione, arrestato il “re delle squillo”

55 anni, spagnolo, secondo la Polizia gestiva una decina di appartamenti tra Ticino e Mesolcina, dove le prostitute incontravano clienti

Polizia cantonale

È finito in manette il “re delle squillo” del Canton Ticino, arrestato con una operazione congiunta della Cantonale dei Grigioni e del Ticino e delle Polizie delle città di Lugano, Muralto e Chiasso.

L’inchiesta è stata coordinata dal Ministero Pubblico e dalla Polizia cantonale: in cella è finito un 55enne, cittadino spagnolo residente nel Canton Grigioni, l’arresto è avvenuto a Muralto, nella periferia Est di Locarno.

Secondo la magistratura e la polizia, in qualità di affittacamere avrebbe messo a disposizione in Ticino e in Mesolcina una decina di appartamenti non autorizzati dove poter esercitare la prostituzione.

Nei suoi confronti si ipotizzano i reati di usura, promovimento della prostituzione ed esercizio illecito della prostituzione.  La misura restrittiva della libertà è nel frattempo già stata confermata dal Giudice dei provvedimenti coercitivi (GPC).

Nel corso dell’operazione tre persone  – due di nazionalità rumena e una di nazionalità spagnola – sono state denunciate al Ministero pubblico per esercizio illecito della prostituzione. L’inchiesta è coordinata dal Sostituto Procuratore generale Nicola Respini.

Pubblicato il 14 Settembre 2020
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