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Ventidue positivi nel focolaio covid dell’ospedale di Luino

Il dottor Franco Compagnoni è intervenuto alla fine del primo Consiglio comunale della sua città confermando il focolaio. "Dobbiamo mettere l'ospedale nelle nostre priorità perché la situazione è grave soprattutto per il Pronto soccorso"

Ospedale di Luino, il giorno dopo

“La situazione del nostro ospedale è delicata e quella del Pronto soccorso davvero urgente da affrontare”.

Franco Compagnoni, candidato sindaco a Luino e medico, è intervenuto a fine seduta del primo Consiglio comunale per parlare della condizione della struttura sanitaria. “Purtroppo devo confermare quanto stiamo sentendo sull’emergenza covid in ospedale e la situazione è anche più grave perché le persone coinvolte nel focolaio erano 15 stamattina, ma ora sono 22 e potrebbero crescere. Ci sono cinque medici e gli altri sono personale infermieristico.  Questo preoccupa molto perché fare a meno di questo personale genera problemi”.

Il Consiglio ha ascoltato con attenzione il collega che ha proseguito. “Il Pronto soccorso è nelle stesse condizioni di 38 anni fa e questo dovrebbe essere rivisto perché la medicina di questa struttura è uno sbaraglio istantaneo. La non protezione che vive il medico in Pronto soccorso è quello che fa scappare le persone, perché il lavoro è molto impegnativo. Sarebbe ora di affiancare al dottor Maurizio Zorzan qualcun altro. Quando la nostra generazione dinosaurica non ci sarà più la situazione diventerà ancora più grave. Il sindaco dovrà picchiare come un fabbro perché dipenderà dalla volontà politica cambiare. Dobbiamo parlare seriamente per una rifondazione del Pronto soccorso perché se si contrae questa struttura si chiuderà”.

Abbiamo poi sentito Franco Compagnoni e ci ha confermato quanto affermato in Consiglio comunale. “Nei prossimi giorni saremo tutti sottoposti a tampone anche perché ad eccezione della prima persona contagiata che manifestava sintomi, tutti gli altri sono asintomatici e per fortuna stanno bene e sono nelle proprie abitazioni. In questo momento per precauzione è stata chiusa la chirurgia e si interviene solo per questioni di massima urgenza”.

Pubblicato il 09 Ottobre 2020
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