Arrivano i ristorni dei frontalieri 2018, a Varese arrivano 8 milioni di euro
Saranno utilizzate dagli enti assegnatari per la realizzazione, il completamento e il potenziamento di opere pubbliche di interesse generale volte ad agevolare i lavoratori frontalieri
«È stata deliberata dalla Giunta regionale l’attribuzione alle Province lombarde di confine delle somme relative ai ristorni dei lavoratori frontalieri, versati dalla Svizzera per l’anno 2018». Ad annunciarlo è l’assessore regionale con delega ai Rapporti con la Svizzera, Massimo Sertori.
«La Regione provvederà – aggiunge Sertori – ora ad accreditare gli importi spettanti a ciascuna provincia, secondo la ripartizione del Ministero dell’Economia e delle Finanze, a fronte della programmazione da parte delle stesse dell’impego di tali fondi. Quest’anno l’ammontare delle risorse da destinare alle Province di Varese, Como, Lecco e Sondrio è complessivamente di 13,595 milioni di euro, registrando un incremento rispetto agli importi accreditati l’anno precedente, dovuto al maggior numero di lavoratori frontalieri attivi». A Varese andranno poco più di 8 milioni di euro.
«Oggi più che mai queste risorse si rivelano fondamentali per i territori – dichiara la Vicepresidente -. La crisi economica innescata dall’emergenza sanitaria ha difatti messo in grave difficoltà non solo i lavoratori e le famiglie, ma anche gli enti locali che si sono trovati a fare i conti con sempre minori entrate».
«Con queste risorse – prosegue – i Comuni potranno far partire i cantieri per la realizzazione di opere pubbliche con conseguenti ricadute positive per quanto riguarda lo sviluppo del territorio e anche in ambito occupazionale».
«Grazie al lavoro e alle imposte pagate all’estero dai frontalieri – conclude la vicepresidente del consiglio regionale Francesca Brianza – portiamo ricchezza e sviluppo nei territori di confine, da cui trae beneficio tutta la collettività».
«Si stratta di una somma di risorse importanti – spiega Sertori – che saranno utilizzate dagli enti assegnatari per la realizzazione, il completamento e il potenziamento di opere pubbliche di interesse generale volte ad agevolare i lavoratori frontalieri, con preferenza per i settori dell’edilizia abitativa e dei trasporti pubblici. In questo periodo particolarmente difficile per via della crisi economica innescata dall’emergenza sanitaria – aggiunge Sertori – grazie a queste risorse importanti i Comuni potranno avviare cantieri per la realizzazione di opere pubbliche con conseguenti ricadute positive in termini occupazionali e di sviluppo del territorio».
Il ristorno fiscale nasce da un accordo tra Italia Svizzera siglato nel 1974 e prevede che parte delle tasse pagate in Svizzera dai lavoratori frontalieri italiani ritornino agli Enti Locali, in particolare Province, Comuni e Comunità Montane.
I 13,6 milioni di euro, fondi vincolati provenienti dal MEF, verranno suddivisi a favore di:
• Provincia di Como: euro 5.343.415 euro
• Provincia di Lecco: euro 81.958 euro
• Provincia di Sondrio: euro 74.507 euro
• Provincia di Varese: euro 8.095.218 euro
Accedi o registrati per commentare questo articolo.
L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.