Un presepe illuminato di 60 metri quadri a Sesona
Con oltre 80 sagome dipinte, il presepe del signor Luciano Bacchi sorge sul soppalco di una cascina ottocentesca appena restaurata
Un presepe illuminato di 60 metri quadri. È l’opera che Luciano Bacchi ha realizzato sopra l’intero soppalco della sua cascina di Sesona per aspettare il Natale e lanciare un messaggio di speranza a chiunque passi per la piccola frazione di Vergiate. Una grande composizione con oltre 80 sagome dipinte di bianco, ma che di notte – sotto la luce di particolari lampade uv – rivelano i loro mille colori.
C’è Maria, Giuseppe, la mangiatoia, il bue e l’asinello, una famiglia che si tiene per mano, gli angeli, i pastori e un pescatore, senza dimenticare le pecorelle, una volpe, un gatto e circa 60 rondini e uccelli. Realizzate interamente in compensato sagomato e dipinto, le figure che compongono il presepe hanno richiesto mesi e mesi di lavoro. «È la terza volta – racconta Luciano Bacchi – che realizzo un presepe simile. L’hanno scorso con la metà delle figure che ho preparato questa volta. Ci sono voluti cinque giorni solamente per posizionare le sagome e mettere insieme la composizione».
Il presepe del signor Luciano si affaccia dal soppalco di un pezzo di Storia. «L’edificio – spiega il signor Luciano – su cui ho posizionato il presepe è piuttosto antico, risale al 1875. Si tratta di una cascina che ho restaurato da poco e si trova proprio di fronte al cortile della casa dove vivo».
Le sagome, bianchissime, sono ben visibili anche di giorno, ma è dopo il tramonto che comincia il vero spettacolo. «Ho dipinto ogni sagoma – spiega il signor Luciano – con colori particolari visibili solamente grazie alla luce di diverse lampade uv. Questo rende l’intero presepe luminoso e colorato con sprazzi verdi e blu. Ovviamente, visto che i colori si vedono solo al buio, ho dovuto dipingere tutto di notte». Atmosfera, ma anche sicurezza, all’ingresso di casa il signor Luciano ha posizionato anche una lampada uv dove i visitatori (quando le norme e la situazione sanitaria lo permetteranno) potranno disinfettarsi le mani.
Passioni, quelle per l’arte e l’artigianato, che Luciano Bacchi ha condiviso per tutta la vita. «Sono sempre stato appassionato d’arte – racconta il signor Luciano – e in passato ho partecipato anche alla Fiera dell’artigianato di Milano con le mie Pirografie (incisioni eseguite attraverso fonti di calore). Ora sono in pensione, ma i colori sono stati anche la mia professione quando ho lavorato nel campo del tessile alla Missoni».
«Voglio che questo presepe – ha poi aggiunto il signor Luciano – sia una fonte di speranza. Un angolo di tranquillità, dove rilassarsi anche solo per un attimo da tutte le tensioni che dobbiamo affrontare in questo momento così difficile. Il presepe è una parte importante della nostra storia e l’arte mi ha dato la possibilità di esprimere quello che sento. E questo mi rende contento».
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