Gli auguri di Ats (e Regione) ai medici lombardi: “Ridateci i soldi”
Alcuni medici lombardi hanno ricevuto nei giorni di Natale una lettera da Ats che li intima a restituire cifre da migliaia di euro per aver prestato servizio di Guardia Medica dal 2007 al 2019
Il direttore di Ats Insubria Lucas Maria Gutierrez ha trovato un modo poco carino per augurare buon Natale ai medici del territorio, inviando il giorno della vigilia di Natale una lettera in cui chiede la restituzione di somme consistenti ad Ats per aver percepito un euro in più all’ora negli ultimi 13 anni nelle retribuzioni per il servizio di guardia medica. L’oggetto della lettera è scritto in burocratese: azione di ripetizione indebito ai sensi dell’art. 2033 c.c., costituzione in mora ed interruzione della prescrizione ai sensi e per gli effetti degli artt. 1219 e 2943 del Codice Civile.
In buona sostanza la Procura della Corte dei Conti per la Regione Lombardia, a seguito di indagine svolta dalla Guardia di Finanza finalizzata ad accertare la regolarità del riconoscimento della maggiorazione del compenso orario pari a € 1,00/ora lordo per attività di continuità assistenziale nel periodo 2007-2019, ha rilevato il profilo di nullità.
In poche parole i medici lombardi che hanno effettuato il servizio di guardia medica durante tutto quel periodo dovranno restituire un euro per ogni ora di lavoro svolta negli ultimi 13 anni. Una beffa che colpisce una categoria che nell’ultimo anno è stata in prima linea nella lotta al coronavirus, spesso lavorando giorno e notte senza sosta per far fronte ai picchi di affluenza negli ospedali. Un medico di Continuità Assistenziale che ha prestato servizio per un totale di n 2.500 ore dovrà restituire la somma complessiva di € 2.200, quale emolumento effettivamente percepito al netto.
Il direttore di Ats precisa il carattere oggettivo dell’indebito pagamento di somme non dovute e attribuisce alla P.A. il diritto/dovere a richiedere la somma per intero e non c’è prescrizione che tenga. I medici che hanno ricevuto la “letterina di Natale”, inoltre, dovranno restituire somme che in alcuni casi arrivano a 13-14 mila euro, entro 30 giorni.
I rimborsi erano stati erogati da Regione Lombardia in base a un accordo sindacale del 2007 che corrispondeva un euro in più all’ora per ogni visita in veste di guardia medica effettuata al di fuori del proprio ambito. L’accordo è stato firmato dai sindacati dei medici e da Regione Lombardia, ma per i giudici della Corte dei conti non è a norma ed è stato sospeso dal 2019.
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