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“Strade pulite“, il bilancio di un anno di duro lavoro per migliorare la vita di tutti

Damiano Marangoni, ideatore dell'associazione ringrazia i volontari che hanno adottato le strade dietro casa per renderle pulite. Un impegno che da tempo ha superato i confini provinciali

Generica 2020

«Cari amici di Strade Pulite, l’anno funesto sta finendo, speriamo tutti in un anno migliore e come di consuetudine ci piace fare il resoconto della nostra attività». Comincia così il lungo post di Damiano Marangoni, il “pulitore della Valganana“ che grazie al suo esempio ha coinvolto decine di volontari che hanno adottato un tratto di strada per renderla pulita e più vivibile da tutti.

«Come non partire se non da Ermanno, il nostro faro, colui che dedica quotidianamente uno spazio alla raccolta, ne ha fatto un credo, gestisce il decoro di un territorio sempre più vasto che ormai copre una 40na di km di strade, con passaggi periodici, sensibile e determinato ci ricorda che è l’Amore che muove il mondo. Una cinquantina le uscite fatte, molte mattinate ma spesso giornate intere di raccolta, nelle provinciali della Valcuvia, sulle statali 394 e 233 che grazie a lui sono diventate le vie più belle e pulite d’Italia, un ringraziamento speciale a tutti coloro che lo hanno aiutato e lo aiutano».

Un impegno che non si è fermato alle strade del Varesotto.
«La sezione dell’alto milanese, nata a settembre dell’anno scorso, ha fatto un lavoro encomiabile con una trentina di uscite, recuperando i territori di Parabiago, Legnano, Villa Cortese, Rescaldina, Busto Garolfo, Villastanza, grazie a Fiorenzo Dozzo e ai suoi volontari. In autunno abbiamo dato il benvenuto alla nuova squadra del gallaratese, grazie a Mirko Franzoni e ai suoi volontari che si sono occupati di Jerago con Orago con 2 uscite.
Ricordiamo anche gli eventi organizzati a Cocquio Trevisago, in via Postumia e Peschiera a Varese, sulla SS233 a Cugliate Fabiasco e Induno Olona».

«Il lock down e le regole anti assembramento hanno ridotto la nostra attività di gruppo ma non hanno fermato l’attività dei singoli come quella di Andrea Sottocorno, Andrea della Fontana a Induno Olona, Stefano Danieli a Gemonio, Cristina Pecoraro sulla SS394 a Casalzuigno, Brenta, Cittiglio, Vanessa Esposito a Ferrera, Davide de Filippi nel Torinese.
E’ stato un anno difficile ma la nostra azione non si è fermata, sono cresciuti i volontari e i sostenitori, la sensibilità verso il rifiuto selvaggio sta aumentando, sono nate nuove realtà di raccolta che operano sia a livello nazionale che fuori dai nostri confini, alcune pioniere amministrazioni stanno iniziando a contrastare il fenomeno con azioni di indagine e utilizzo di foto-trappole, avanti così!».

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Pubblicato il 31 Dicembre 2020
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