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Broggi (Pd): “Dopo la pandemia, l’Ondoli recuperi tutti i suoi servizi”

Il Pd di Angera, Ispra e Ranco interviene a commento della situazione sanitaria: "Bene la telemedicina ma non può sostituire il servizio in presenza"

Ospedale di Angera

Il Circolo del Partito Democratico di Angera, Ispra e Ranco prende posizione a commento della situazione sanitaria territoriale. Di seguito l’intervento sottoscritto dal segretario locale, Giorgio Broggi che entra nel merito della questione sul Basso Verbano e sugli sviluppi che coinvolgono l’ospedale di Angera, Carlo Ondoli.

“Il 21 febbraio 2020, a Codogno veniva riscontrato in Italia il primo focolaio epidemico causato dal Covid 19. Oggi, a quasi un anno di distanza, la pandemia ha palesato la necessità di avere una sanità territoriale pubblica ampia e capillare, l’esatto contrario del modello sanitario portato avanti negli anni dai vari governi regionali che si sono susseguiti alla guida della Lombardia. Abbiamo capito che i centri di eccellenza vanno bene, ma non si può fare a meno sia della sanità di primo soccorso, sia della sanità di base, intendendo come tale sia quella legata alla medicina generale per adulti e per bambini, sia quella legata alla chirurgia semplice. Per raggiungere un tale scopo crediamo, come più volte detto, che si debbano mettere in atto politiche volte ad una maggior collaborazione fra i medici di base e gli ospedali territoriali. Questi ultimi devono essere messi in grado di svolgere a pieno ed in modo adeguato il loro compito. Il raggiungimento di un tale risultato, oltre a garantire sul territorio prestazioni sanitarie adeguate, servirebbe anche a sgravare gli ospedali principali e i centri sanitari di eccellenza di un carico di lavoro che altrimenti li spingerebbe al collasso. L’inadeguatezza dei Pronto Soccorso, rispetto alle necessità della popolazione e la carenza, in alcuni reparti, di posti letto era già ben evidente prima dell’insorgere della pandemia. Quest’ultima ha solo evidenziato lo stato delle cose, costringendo le amministrazioni a chiedere aiuto agli ospedali minori, i quali, in primis il Carlo Ondoli di Angera, hanno risposto in modo encomiabile a tale richiesta, abbandonando quasi del tutto le attività svolte per potersi riconvertire a centro di cura Covid.

Questa generosità, una volta finito il periodo emergenziale, dovrebbe essere riconosciuta riportando all’interno dell’ospedale di Angera sia le prestazioni di pronto soccorso h 24 sia i reparti di degenza. Questo riconoscimento sarebbe il primo passo verso quella sanità territoriale auspicata in precedenza. Una volta ricreati, sia sul territorio sia all’interno del territorio i servizi assistenziali necessari, l’implementazione della telemedicina potrebbe diventare un valido ausilio per gli operatori sanitari presenti e più in generale per l’utenza tutta. Purtroppo, dobbiamo ancora una volta prendere atto, che le azioni poste in essere dall’amministrazione sanitaria sembrano invece volte ad un maggior concentramento dei servizi all’interno degli ospedali primari. Questa ultima dolorosa considerazione è a nostro avviso suffragata dalla proposta di istituire un servizio di “tele-pediatria” senza che venga prima ricostituito sul territorio l’analogo servizio svolto “in presenza”. Una tale evenienza andrebbe a vanificare l’importante apporto che la telemedicina può dare, riducendo il servizio ad una sorta di “call-centre”.

Come sezione locale del Partito Democratico chiediamo alle amministrazioni di mettere tutto l’impegno possibile nel portare ai tavoli di interlocuzione con ATS le istanze e le esigenze del territorio a sostegno del presidio ospedaliero di Angera dando ai cittadini una informazione periodica e puntuale sull’evolversi della situazione. Auspichiamo inoltre che i gruppi politici e i vari comitati pro-ospedale, presenti sul territorio, possano dare vita, unitamente alle amministrazioni comunali, ad un tavolo permanente di confronto.”

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Pubblicato il 12 Febbraio 2021
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