Le anguille tornano nel Lago Maggiore grazie all’impegno dei pescatori di Angera
Quasi 90 chili di giovani anguille per ripopolare le acque del lago di una specie in declino. “Aderiamo al piano europeo per la conservazione, e offriamo un rifugio nel loro habitat naturale"
La scatola dei vermi e un ombrello aperto.
Cartoline d’altri tempi sulle sponde del Lago Maggiore, quando la pazienza di chi lanciava una lenza a fondo costruiva il viatico per gestire i piccoli e grandi momenti fatti d’attesa, di una vita intera.
Il filo di taglia generosa che si muoveva, tirava il cimino della canna e quel pesce, che è tutta coda e che per questo tira come un dannato, va a finire nell’ombrello aperto e messo per terra al contrario, unico guadino possibile per non farlo scappare. Anzi, per non farla scappare.
L’anguilla.
Animale meraviglioso in cucina quanto brutto da vedere, torna nel Verbano grazie all’impegno dei pescatori che hanno “lanciato“ quasi 100 chili di esemplari di una pezzatura fra i 30 e i 40 centimetri e che ora stanno pinneggiando fra sassaie e legnaie appositamente predisposte proprio da chi intende salvaguardare le preziosità del lago sperando prima o poi di poter vedere attaccata all’amo una preda ambitissima da sempre nelle nostre acque.
«Ad Angera, grazie all’Uso Civico, sono state immesse in questi giorni 87 kg di giovani anguille: una specie in declino, che ha coperto un ruolo determinante in passato per la vita del lago e dei nostri avi. Immettendo questa specie, aderiamo alle finalità del piano europeo per la conservazione dell’Anguilla, e offriamo un rifugio nel loro habitat naturale, le sassaie e le fascine, abbondanti sulle sponde e nel golfo angeresi», ha commentato il sindaco Alessandro Paladini Molgora.
«Amare il lago vuol dire prima di tutto rispettarlo – ha poi sottolineato il primo cittadino -. Angera da anni si sta impegnando per la cura delle acque e delle specie che popolano il lago. Per prima cosa abbiamo identificato più di una sessantina di situazioni di scarichi anomali a lago, che inquinavano le acque.
Per il ripopolamento del lago è importante il contributo dei pescatori che fanno parte del gruppo di uso civico di pesca. Grazie al loro lavoro ogni anno vengono immessi le diverse specie di pesci tipici di questo lago e viene curato l’habitat subacqueo».
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