Confronto pubblico su Alptransit e il comune propone delle modifiche
L'assemblea pubblica online è servita per presentare il progetto ai cittadini e i lavori in previsione. L'amministrazione ha anche presentato delle proposte di modifica, ecco le slide e il video della serata
Un’assemblea pubblica, online, per fare il punto della situazione sui lavori che sono stati realizzati e quelli in programma in vista dell’avvio della linea di Alptransit a Laveno Mombello.
Ad organizzarla è stata l’amministrazione comunale che nella sera di venerdì 12 marzo, dalla sala consigliare di Villa Frua, ha trasmesso in diretta YouTube l’incontro rivolto ai cittadini (lo trovate qui sotto) per spiegare lo stato di fatto dei lavori, le potenzialità e le criticità del progetto, oltre a presentare delle proposte di modifica.
Il giorno dopo, inoltre, ha inviato a tutti i cittadini iscritti al suo servizio di WhatsApp le slide presentate durante la serata e ha spiegato che saranno consultabili anche in comune. Coloro che vogliono fare domande sull’argomento, inoltre, possono contattare il comunale alla mail apposita: alptransit@comune.laveno.mombello.va.it.
Qui le slide presentate durante la serata con tutto il progetto nel dettaglio
Il progetto di Alptransit viene discusso da diversi anni, cercando la soluzione meno impattante per il comune che, in ogni caso, vedrà dei grandi cambiamenti in termini di viabilità e abitudini. La serata, infatti, è iniziata con la spiegazione di tutti i passaggi che hanno portato all’attuale progetto dal 2010 ad oggi. Un progetto in capo a RFI, Regione Lombardia e Provincia di Varese.
Dopo la realizzazione della rotonda nel piazzale delle Ferrovie delle Nord, i cui lavori si sono appena conclusi, è infatti prevista la realizzazione di un sottopasso (probabilmente con inizio lavori nel gennaio 2022) che in sintesi è così strutturato: da Via Varese, all’altezza della curva del cimitero ci sarà una strada che inizierà a scendere, affiancando la linea ferroviaria, le passerà sotto tramite un sottopasso per concludersi alla fine di Via Garibaldi, dove verrà realizzata una rotonda e abbattute alcune abitazioni al fianco delle ferrovia. Questo comporterà, di conseguenza altri lavori e la modifica della viabilità, come dimostrano le slide. Per i pedoni verrà realizzato un camminamento tra il cimitero e Via Labiena.
L’attuale amministrazione durante la serata ha però proposto delle alternative al progetto realizzato da Provincia di Varese e ha già avviato un dialogo con l’ente e con Ferrovie Nord per capire se è possibile modificare, almeno in parte, quanto già scritto su carta.
In particolare, la giunta Santagonisto, chiede che il passaggio a livello di Via Ceretti (Via Garibaldi) non venga chiuso alle macchine, come è invece previsto dall’attuale piano, e che venga garantito il passaggio dei pedoni (attualmente ipotizzato in un progetto di Trenord), così da evitare una spaccatura del paese in due parti.
Il sindaco ha proposto quindi, come da presentazione, il mantenimento del senso unico di Viale Garibaldi e l’immissione del traffico proveniente da Cittiglio (SP 394 dir) verso le Via Marconi e Via Ceretti – invertendo il senso unico di quest’ultima – di fatto rende del tutto inutile la realizzazione della rotonda e permette di mantenere il passaggio a livello.
Qui le slide presentate durante la serata con tutto il progetto nel dettaglio
Durante la serata sono state spiegate tutte le modifiche conseguenti in termini di viabilità all’interno del comune. Diversi i punti che sono stati sottolineati, tra cui quello del Cavalcavia del Boesio. Il ponte, infatti, verrà abbattuto e nessuna delle soluzioni proposte prevede il mantenimento per diverse ragioni, «Ferrovie Nord ha interesse a eliminarlo per ragioni di sicurezza e la Provincia, realizzata la nuova viabilità, non ha più interesse a gestire il cavalcavia non più transitabile», ha spiegato il sindaco.
In conclusione, l’amministrazione ha lanciato una visione per il futuro presentando lo studio di fattibilità del Tramtreno di Varese, che arriverebbe anche Laveno. Un linea molto più snella della ferrovia per tanti punti di vista che, tra le altre cose, permetterebbe di recuperare nuovi spazi. Ma questo, «è un progetto che non riusciremo a realizzare noi, è un progetto da qui a 15 anni».
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