Da Varese a Busto Arsizio si protesta contro la chiusura delle scuole
Tante le persone che domenica hanno partecipato alle manifestazioni per la riapertura al più presto delle scuole in tutta la provincia
Varese, Busto, Saronno e Tradate. Sono state tante in tutta la provincia le famiglie che nel pomeriggio di domenica 21 marzo si sono date appuntamento per manifestare contro la chiusura delle scuole.
Varese
A Varese la protesta lanciata dal comitato “Prima a scuola!” si è tenuta ai Giardini estensi. Gli scalini di fronte alla fontana sono diventati il palco per mamme, papà, insegnanti, ma soprattutto tanti bambini che hanno voluto far sentire la propria voce e chiedere un ritorno immediato sui banchi di scuola.
«Chiediamo – afferma Silvia Vitiello, una delle organizzatrici della manifestazione di Varese – che le scuole riaprano subito. La scuola è già un posto sicuro, probabilmente più sicuro di molti altri luoghi pubblici. Sono stati dimostrati gli effetti dannosi che la chiusura delle scuole e la didattica a distanza provoca ai più giovani. L’essere umano è fatto per imparare dalla relazione con le altre persone non di fronte a uno schermo».
Anche il sindaco di Varese Davide Galimberti ha partecipato alla manifestazione. «Condivido – commenta Galimberti – lo spirito di tanti genitori e dei ragazzi che vogliono tornare a scuola dopo un anno di interruzioni. Ci sono le condizioni per riaprire le scuole soprattutto se la campagna vaccinale faccia un cambio di passo decisivo. È necessario dare a tutte queste persone risposte certe, affinché ciascuno studente torni il prima possibile in aula».
L’evento si è svolto entro i limiti delle normative anti Covid. Oltre all’obbligo di indossare la mascherina, a ogni famiglia è stato assegnato uno spazio segnalato da una bandierina bianca in modo da garantire il distanziamento. Durante la manifestazione la polizia ha vigilato sul rispetto delle precauzioni.
Alla manifestazione hanno partecipato famiglie di Varese, Sumirago, Malnate, Luino, Gorla Minore, Viggiù, Cantello, Sesto Calende, Vergiate e altri comuni del Varesotto. Altre manifestazioni si sono svolte domenica pomeriggio anche in altri centri della provincia, sulla scia della mobilitazione nazionale lanciata da “Scuole aperte“.
Tradate
Buona partecipazione anche a Tradate. Qui la manifestazione (che è iniziata e si è chiusa col suono della campanella) ha riunito circa 150 persone lungo via Gramsci, dove sorgono i tre istituti Montale, don Milani e Geymonat. «Tutte le famiglie – raccontano gli organizzatori – hanno partecipato con diligenza e rispetto dei posti assegnati. Abbiamo letto il comunicato e sono intervenuti anche genitori, insegnanti e alcune studentesse».
Busto Arsizio
Un’ottantina invece le famiglie che hanno manifestato a Busto Arsizio. Nel pomeriggio hanno parlato un nonno, delle educatrici e alcuni bambini. All’incontro ha partecipato anche il sindaco Emanuele Antonelli. In una fase successiva, ogni famiglia che ha aderito all’iniziativa, invierà al sindaco di Busto e al ministro dell’Istruzione una lettera con la richiesta di riaprire le scuole.
Saronno
Anche a Saronno genitori, studenti e insegnanti in piazza contro la Dad
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