Concluso il sottopasso della ciclopedonale di Besozzo
L'opera permette di collegare il parco pubblico al percorso pedonale lungo il fiume Bardello, dal centro del paese. Intanto, continuano i progetti di riqualificazione di altre aree
Concluso il sottopasso della ciclopedonale di Besozzo. Si tratta di un’opera che permette il collegamento tra il parco pubblico e il percorso che affianca il Bardello, evitando ai cittadini di dove attraversare la strada.
Il sottopasso, voluto dall’amministrazione comunale, è già molto utilizzato dagli amanti delle passeggiate che grazie a questo opera possono partire dal centro del paese e, volendo, arrivare fino a Gavirate e quindi percorrere la ciclopedonale del Lago di Varese. «Abbiamo monitorato le affluenze e sono già quasi seicento le persone che hanno usato il sottopasso. Mai come in questo momento gli spazi aperti risultati strategici», spiega il vicesindaco Gianluca Coghetto che ha voluto l’opera, all’interno di un più ampio progetto di riqualificazione ambientale e di recupero di aree verdi all’interno del comune.
Guardando verso il Nord della provincia, inoltre, verrà realizzato un tratto di ciclabile che da Besozzo porterà fino a Gemonio. Da lì la possibilità di collegarsi alla pista ciclopedonale che arriva fino a Laveno Mombello.
«Da quando abbiamo avviato delle modifiche al PGT nel 2017, abbiamo maturato la convinzione che l’area compresa tra l’ex fabbrica del Sonnino, il tratto di fiume Bardello e l’ex Cartiera deve essere il nucleo rigeneratore di tutto il territorio. È quella l’area sulla quale scommettiamo per cambiare Besozzo», continua Coghetto spiegando il progetto nel suo complesso.
In questi anni, infatti, l’amministrazione ha lavorato su diversi fronti per recuperare aree prima dismesse o riqualificare tratti naturali. Il fiume Bardello, in particolare, è al centro di un progetto che ha visto prima il contenimento degli argini, l’eliminazione degli scarichi nel fiume e quindi la costruzione di un percorso pedonale che lo affianca.
«Se guardo al 2030 mi piacerebbe pensare ad una Besozzo che ha raggiunto gli obiettivi di Agenda 2030 (l’agenda per lo sviluppo sostenibili promossa dall’Onu)», continua Coghetto, sottolineando anche gli altri progetti in atto, tra cui la riqualificazione dell’ex Cartiera, recentemente acquistata dal comune al prezzo simbolico di un euro, ma anche il Sonnino. «Sarebbe bello poterlo trasformare in una scuola». Il progetto dunque, continua, passo dopo passo.
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