Terna: autorizzato il riassetto della rete elettrica nei comuni del Novarese
Prevista la demolizione di circa 24 Km di linee aeree e oltre 100 sostegni a fronte della realizzazione di un nuovo collegamento in cavo interrato di circa 22 Km
È stato firmato dal Ministero della Transizione Ecologica il decreto autorizzativo per l’intervento di interramento parziale e conseguente demolizione dell’elettrodotto 132 kV Mercallo – Cameri che interesserà i Comuni di Borgo Ticino, Cameri, Varallo Pombia, Pombia, Marano Ticino, Oleggio e Bellinzago Novarese.
L’opera, per cui Terna investirà 38 milioni di euro, è l’attuazione di quanto previsto dal Protocollo di Intesa legato alla realizzazione dell’elettrodotto Trino – Lacchiarella, e consentirà, a valle della realizzazione di un nuovo collegamento in cavo tra Cameri e Borgo Ticino, della lunghezza di circa
22 Km, la demolizione di un tratto aereo di circa 21 km. È previsto, inoltre, lo smantellamento di
ulteriori 3 Km dell’elettrodotto 220 kV Magenta – Pallanzeno che insiste nel Comune di Borgo
Ticino.
Complessivamente, saranno oltre 100 i sostegni elettrici dismessi. Gli interventi di demolizione interesseranno anche il Parco Naturale del Ticino dove Terna provvederà alla rimozione 28 tralicci per un totale di 5 km di linea aerea. La realizzazione dell’intervento, oltre a garantire una maggiore efficienza del servizio di trasmissione dell’energia nell’area, consentirà di liberare oltre 60 ettari di territorio.
Il tracciato del nuovo elettrodotto in cavo interrato è frutto del proficuo confronto tra Terna e tutti i soggetti coinvolti; un percorso che ha consentito di individuare le migliori soluzioni progettuali e di siglare, nel maggio 2019, un verbale d’intesa con le amministrazioni comunali. Nelle prossime settimane Terna provvederà ad avviare la progettazione esecutiva dell’opera e tutte le attività propedeutiche all’apertura dei cantieri.
Nell’ambito del Piano Industriale 2021-2025 “Driving Energy”, nel prossimo quinquennio Terna investirà in Piemonte oltre 370 milioni di euro – su 8,9 miliardi a livello nazionale – per lo sviluppo e la resilienza della rete elettrica regionale in funzione della transizione energetica di cui l’azienda è protagonista. Dell’investimento complessivo, circa 200 milioni di euro sono destinati a interventi per ammodernamento e resilienza degli asset esistenti.
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