A Germignaga venditore raggirato con la “truffa del casco rotto“
Il compratore lamenta il difetto di quanto comprato e chiede un secondo casco in cambio del reso, che è però un un fusto di detersivo
È alta la guardia da parte della polizia di stato per truffe e raggiri di ogni genere che durante questo periodo di ripartenza vengono perpetrate ai danni di chiunque: non c’è solo l’anziana dietro l’uscio di casa che fa entrare lo sconosciuto, ma anche i commercianti non sembrano immuni da questi rischi.
Proprio come quanto scoperto dagli agenti della polizia di Frontiera di Luino, dove è stato un negoziante di Germignaga ad essere finito nella rete di un truffatore, un uomo di origini pugliesi, individuato e denunciato dai poliziotti.
Nello specifico, il venditore, dopo aver spedito un primo casco protettivo per bici, acquistato per un centinaio di euro dal truffatore tramite apposito sito web e-commerce, ha provveduto a spedire a quest’ultimo, a seguito di un reclamo per oggetto non corrispondente alla descrizione, un secondo casco protettivo in cambio del reso.
Purtroppo per il commerciante, invece del reso al suo indirizzo è arrivato solo un fusto di detersivo.
Continua senza sosta l’attività di contrasto alle truffe da parte della Polizia di Stato. Nella giornata di ieri, grazie anche al lavoro sinergico tra i diversi uffici della provincia di Varese, sono stati deferiti all’Autorità Giudiziaria ben sei soggetti, cinque uomini e una donna, ritenuti responsabili del reato di truffa.
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