Felipe annegato a Baveno sotto gli occhi dei suoi figli
La Guardia costiera e le altre unità di soccorso hanno individuato il corpo dell'uomo nel primo pomeriggio dopo una chiamata al numero unico di emergenza
Una tragedia nella tragedia: Felipe Thomazelli, il cuoco di 31 anni di origini brasiliane annegato venerdì a Baveno (Vb) è morto mentre faceva il bagno sotto gli occhi dei suoi bambini piccoli, a loro volta raggiunti e salvati da alcuni bagnanti tuffatisi nel lido di Villa Fedora ma che non hanno fatto in tempo a salvare anche l’uomo.
Sono particolari che emergono dalla ricostruzione della Guardia Costiera di Solcio, a Lesa, entrata in azione giusto una settimana fa con 13 unità e due imbarcazioni per vegliare sulla sicurezza nelle acque del Verbano.
L’allarme è partito nella tarda mattinata di venerdì quando non vendendo più il papà i due bambini hanno attirato l’attenzione delle persone che erano presenti nelle vicinanze che a loro volta hanno composto il numero unico di emergenza.
Immediatamente la segnalazione è stata girata al Comando della Guardia Costiera che ha disposto il pronto invio sul posto del Battello d’Altura Veloce GC A72, un’unità adibita all’attività SAR (Search and Rescue) che alla massima velocità è arrivata sul posto dove alcune persone dal bagnasciuga indicavano il punto dove avrebbero visto l’uomo andare giù.
Insieme ad un battello dei vigili del fuoco ed ad un gommone dei carabinieri giunto da Stresa sono partite le ricerche dell’uomo anche con un elicottero e di una squadra di sommozzatori, per le ricerche in profondità dell’uomo scomparso: sul posto è arrivato il VF 80 dei VV.F. di Milano che ha imbarcato i sommozzatori presso l’aeroporto di Torino Caselle.
Il personale del nucleo subacquei dopo una preliminare ricognizione dello specchio acqueo segnalato ha trovato ad una distanza di 15 mt. dalla battigia e alla profondità di circa 6 metri il corpo del malcapitato, senza vita. Il medico del 118 intervenuto ha constatato il decesso per annegamento.
Sono in corso le indagini di polizia giudiziaria finalizzate a raccogliere ogni utile elemento in ordine alla dinamica dei fatti, che saranno portati alla cognizione della competente Autorità Giudiziaria a cura della Guardia Costiera, con l’ausilio dei
carabinieri della Stazione di Stresa.
La Guardia Costiera ricorda a tutta l’utenza del Lago Maggiore di prestare la massima attenzione ai pericoli che il bacino lacustre nasconde e di adottare ogni utile accorgimento/precauzione perché fatti spiacevoli non si verifichino nel
prosieguo della stagione estiva significando peraltro che, su tutto il territorio costiero nazionale e sul Lago Maggiore e di Garda, è attivo, 24 ore su 24, il NUMERO BLU 1530 ovvero il Numero Unico per le Emergenze (N.U.E.) 112.
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