Biologico e a buon mercato, così a Luino da vent’anni con “Solaris”
Cibo vero e che faccia bene, questa è la mission dell’associazione Solaris di Luino nata nel 2000 da un gruppo di famiglie stanche dell'omologazione alimentare
![Generica 2020](https://www.varesenews.it/photogallery_new/images/2021/07/generica-2020-1234377.610x431.jpg)
Nel 2000 alcune famiglie della zona, animate dalla volontà di acquistare prodotti biologici, si sono unite per ordinare prodotti alimentali in gruppo: è il mondo dei Gas, gruppi di acquisto solidale che a Luino vede l’associazione Solaris come gruppo consolidato sul territorio e legato anche ai temi della sostenibilità.
«I prodotti biologici erano allora difficilmente reperibili e l’acquisto collettivo permetteva di superare il problema del costo e spuntare prezzi più bassi», racconta così Lara Tavani dell’associazione Solaris.
Il gruppo d’acquisto solidale dell’Associazione Solaris di Luino si richiama e si ispira ai principi e criteri fondamentali del “Documento base dei GAS”: si propone di sviluppare, attraverso i propri soci, un metodo di acquisto di beni e servizi basato su scelte di rispetto dell’uomo e della sua dignità nel lavoro.
«Ci impegniamo – continua Lara Tavani – nell’accrescimento di realtà sociali, altrimenti escluse da logiche di mercato, preferendo acquisti locali in sintonia con una sostenibilità nel flusso dei trasporti, di attenzione all’impatto che i nostri consumi hanno sull’ambiente con particolare riguardo alla scelta di prodotti biologici e biodinamici che rispettino la natura, le sue leggi, i suoi tempi, garantendo un prodotto di qualità a tutela della salute dei consumatori».
Per le famiglie all’interno dell’associazione l’iniziale necessità pratica di acquistare prodotti biologici a prezzi accessibili si è pian piano definita come scelta di vita etica e solidale, ricerca di un rapporto diretto e di fiducia tra consumo e produzione e di una maggiore attenzione ad una economia basata su criteri di sviluppo sostenibile per l’uomo e per l’ambiente.
Un gruppo che si unisce intorno alla scelta comune di voler diminuire l’impatto ambientale del trasporto delle merci, aumentare la condivisione delle risorse e favorire il confronto e lo scambio di idee.
«Gli obiettivi prefissati sono stati raggiunti. Anche se nel tempo alcune modalità di azione si sono inevitabilmente modificate il gruppo ha mantenuto la strada del consumo critico e della relazione diretta tra produttore e consumatore. Durante la pandemia abbiamo favorito la consegna a domicilio o la distribuzione in piccoli punti di ritiro in modo da poter continuare a sostenere i produttori e mantenere le scelte di vita», conclude così Lara Tavani.
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