In pensione dopo trentuno anni, Roberta e il suo “albero” salutano i clienti
Il negozio andrà avanti con una nuova gestione, ma la fondatrice va in pensione e saluta i clienti: "Abbiamo portato il biologico e l'ecosostenibile in provincia quando nessuno ne parlava"
«Verrò a bere il caffè con i miei clienti più affezionati, almeno una volta alla settimana». Lasciare la scrivania dalla quale ha diretto il suo negozio per trentuno anni per Roberta è come lasciare un pezzo di cuore. «Vado in pensione e mi dedico alle mie passioni». Sorridente ed energica, Roberta Pellegrini di cose da fare ne ha già in programma tantissime: «Mi sono appassionata al mosaico grazie ai corsi di Arent, un giovane di Brenta, ho in programma dei viaggi, tempo da passare con le nipoti e tanto altro». Questo però non toglie un po’ di nostalgia nel lasciare la bottega che ha fondato più di trent’anni fa. «Mio figlio Davide mi diceva sempre: “È il tuo terzo figlio”». “L’albero di Robi” si trova in Via Garibaldi a Laveno Mombello e negli anni è diventato un punto di riferimento per la comunità del paese e non solo: «In molti lo definiscono un centro culturale più che un negozio».
E racconta: «Giuliano, mio marito, era spesso in giro per lavoro. Abbiamo vissuto quattro anni in Africa e quando siamo venuti a vivere in questa zona, negli anni Novanta, ho deciso di aprire una mia attività. Sono partita da zero, ma le ho dato da subito una identità precisa».
Prodotti naturali, ecosostenibili, biologici per adulti e per l’infanzia, molto originali e difficilmente rintracciabili altrove: «Ricordo che già quindici anni fa spiegavo alle neo mamme come funzionavano i pannolini lavabili. Allora non li usava nessuno». Roberta andrà in pensione il 25 settembre, poi l’attività andrà avanti con una nuova gestione: «La signora che proseguirà l’attività si chiama come me e manterrà la stessa filosofia».
Questi ultimi giorni di svendita e sconti sono dunque l’occasione per ringraziare i clienti che in questi anni hanno vissuto il negozio come un punto di riferimento: «Ho realizzato una piccola sorpresa per loro. Negli anni abbiamo fatto tante cose, un negozio non vuol dire solo vendere, ma fare parte di una comunità ed essere un punto di riferimento. Abbiamo organizzato incontri, mostre e promosso iniziative, ma sono tante le persone che ho visto passare anche solo per fare due chiacchiere».
E rispetto a Laveno Mombello spiega: «Molte attività hanno chiuso. Ultimamente però, vedo che c’è una piccola ripresa, forse la voglia di ripartire. È un paese che spesso ha pensato di vivere di rendita per la presenza del Lago Maggiore, ma non basta». Prima di andare via Roberta ci mostra l’ultimo mosaico che ha realizzato, l’ha messo in vetrina. I clienti che entrano chiedono informazioni, lei rassicura tutti: «Passerò spesso da queste parti». Ed è certa che il suo “albero” continuerà a mettere radici solide.
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