Indagato per sequestro di persona il nonno di Eitan, unico superstite della tragedia del Mottarone
La Procura della repubblica indaga anche su possibili complicità. Il bambino stava preparandosi per l'inizio della scuola
È accusato di aver fatto salire il bambino su di un jet privato diretto in Israele dopo averlo prelevato dalla tutrice legale, la zia materna.
Così Smhuel Peleg, il nonno materno che ha rapito il piccolo Eitan risulta indagato a Pavia dalla procura della repubblica con l’ipotesi di sequestro di persona aggravato.
Nell’inchiesta, coordinata dal procuratore aggiunto Mario Venditti, oltre a indagare sull’ex militare che due giorni fa ha portato il piccolo di 6 anni in Israele, si scava anche su presunte complicità di altre persone nel blitz che ha portato al presunto rapimento.
I fatti contestati risalirebbero a due giorni fa (sabato 11 settembre) quando il bambino è stato prelevato e accompagnato oltreconfine, forse in Svizzera, a Lugano, per partire subito dopo.
«Dopo essere stato estromesso dagli atti e dalle udienze e preoccupato dalle condizioni di salute del nipotino, ha agito d’impulso» spiegano all’Ansa i legali Sevesi, Carsaniga, Polizzi, che rappresentano Shmuel Peleg.
A Pavia risultano profondamente turbati i compagni di classe del piccolo che aveva cominciato il preinserimento a scuola: il suo banco,m a suono della campanella, è rimasto vuoto.
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