Da “Earth Prize” a “Earth Festival”: al via a Luino il weekend dedicato ad ambiente e paesaggio
Quest'anno viene proposto un vero e proprio festival. Luino, Germignaga e Maccagno con Pino e Veddasca insieme per affrontare e sensibilizzare la popolazione sui temi green. All'l'inaugurazione dell'iniziativa a Palazzo Verbania in presenza dell'assessore regionale Raffaele Cattaneo
Nell’incantevole contesto di Palazzo Verbania di Luino, per l’occasione arricchito da elementi “green”, si è tenuta l’inaugurazione della prima edizione di Earth Festival.
Il primo a prendere la parola è stato Raffaele Cattaneo, assessore regionale all’Ambiente: «Il cambiamento climatico, la perdita di biodiversità, l’esaurimento di materie prime, sono tutti fatti oggettivi con cui dobbiamo misurarci e difronte ai quali dobbiamo trovare una soluzione in una visione di nuovo sviluppo. L’ambiente in fondo è il nuovo nome dello sviluppo e in questo la Regione Lombardia vuole diventare la locomotiva di transizione verso uno sviluppo sostenibile» ha spiegato Cattaneo nel discorso inaugurale.
Temi green, paesaggi e un emergenza climatica che bussa alla porta, sono i temi principali di cui si occuperà questo festival, che vede i tre comuni, Luino, Germignaga e Maccagno con Pino e Veddasca insieme nell’organizzazione. «Da soli non si fa nulla, bisogna ragionare insieme territorialmente», ha infatti dichiarato il sindaco di Germignaga Marco Fazio. Ad avallare queste parole anche i suoi colleghi, il sindaco di Maccagno Fabio Passera e la vicesindaca di Luino Antonella Sonnessa.
«Per un tema così importante come quello dell’ambiente – hanno continuato Fabio Passera e Antonella Sonnessa – è bello vedere che un territorio come il nostro lavori insieme e si presenti come unico soggetto di riferimento Poi alla fine sono temi che, come sottolineato dall’Assessore Cattaneo, riguardano le istituzioni e il mondo ma sopratutto l’impegno individuale».
A parlare poi Giuseppe Barra (presidente del Parco campo dei Fiori), in rappresentanza della riserva della biosfera, riconosciuta dall’Unesco, che riprendendo alcune dichiarazione fatte precedentemente ha sottolineato come per lui non bisognerebbe parlare di sviluppo ma di benessere sostenibile.
«La concezione dello sviluppo riporta a una continua rincorsa di qualcosa e nell’animo dell’uomo crea mete sempre più ardite. Bisognerebbe quindi partire da ciò che la comunità già possiede e questo è anche quello che ci chiede l’Unesco. Lavorare sulle consapevolezze che già abbiamo e sul modo in cui ci rapportiamo con l’ambiente e da lì partire. Noi per primi abbiamo bisogno di vivere in una condizione di maggiore equilibrio e per questo bisogna conservare il pianeta in una condizione felice», ha concluso Barra.
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