L’omaggio di Maria Olivero a Joséphine Baker fa tappa a Milano
Domenica 28 novembre alla Fabbrica del Vapore la pianista narrerà insieme alla "poetrice" Rossana Girotto la straordinaria vita dell’artista francese nello spettacolo “Still my heart beats, my Joséphine Baker”
Dopo lo spettacolo dedicato all’Ora blu, andato in scena a Ghemme lo scorso ottobre, il duo composto dalla compositrice Maria Olivero e dalla poetrice di Sesto Calende Rossana Girotto, accompagnato da Lucia Colombo al Violoncello, porterà in scena a Milano l’omaggio a Joséphine Baker in occasione della sua entrata, a fine novembre, al Pantheon di Parigi con i grandi di Francia.
Domenica 28 novembre alla Fabbrica del Vapore lo spettacolo a ingresso gratuito si terrà in Sala delle Colonne a partire dalle ore 16:30 e sarà organizzato in collaborazione tra il Circolo Metromondo di Milano, l’ANPI Barona di Milano, la Rete Donne Transfemminista di Arcigay e l’Associazione Carnevalspettacolo.
L’artista francese rappresenta una delle figure più grandi del Novecento, “una donna grande nell’arte come nella vita, che ha attraversato avversità e successo, schierandosi sempre per la giustizia e per l’uguaglianza. Una storia che è libertà, solidarietà e legami femminili. Amore al di sopra di ogni cosa” spiegano gli organizzatori.
Maria Olivero, compositrice, musicista e interprete, che da anni studia la sua figura, presenterà il suo concept musicale “Still My Heart Beats, My Joséphine Baker“, spettacolo che ha portato a teatro in diverse occasioni dal 2016, con partecipazioni prestigiose come il grande arpista Vincenzo Zitello.
Uno spettacolo che nasce dall’incontro di Maria nel gennaio del 2014 con il figlio Jean-Claude Baker a Manhattan (nella foto sotto insieme a Josephine), proprio per parlargli del suo lavoro musicale; lui lo definì “un lavoro d’amore”. E così è: Joséphine scelse l’amore al di sopra di ogni cosa; l’amore inteso come atto di cura. Alla Fabbrica del Vapore, Maria Olivero sarà voce, pianoforte, chitarra acustica e armonica, insieme a Rossana Girotto voce narrante e Lucia Colombo al violoncello.
In apertura ci sarà l’incontro “Fare Musica, Fare Rete – Emozione e Movimento” una tavola rotonda di riflessione su quanto il cuore di questa storia straordinaria sia ancora vivo pulsante e su quanto l’arte e la musica siano in grado di muoverci insieme nella giusta direzione.
All’incontro parteciperanno: Alice Redaelli, Anita Sterna, Eva Croce della Rete Donne Transfemminista di Arcigay, il Circolo Metromondo di Milano, Stefania Cappelletti storica della Resistenza e Presidente di ANPI Barona di Milano, Tiziana Bianchini responsabile area immigrazione e tratta degli esseri umani Cooperativa Lotta Contro l’Emarginazione.
Joséphine Baker, innovatrice dello spettacolo e paladina dei diritti umani
Joséphine Baker è certamente una delle figure più importanti del Novecento che tocca i temi al centro dell’attualità, in totale sintonia con i principi dell’Europa.
Innovatrice nello spettacolo, tenace nella difesa dei diritti e della giustizia sociale, arrivò a Parigi nell’autunno del 1925 a soli 19 anni. Un lungo cammino, dalla Saint Louis della sua infanzia, poverissima vessata dal razzismo, ai riflettori dei più importanti teatri del mondo. Il generale Charles De Gaulle le conferì la Croce di Guerra e la nominò Cavaliere della Legion D’Onore per il ruolo svolto nella Resistenza Francese durante l’occupazione nazista. Adottò 12 bambini orfani di diverse nazionalità negli anni ’50, chiamandoli la “Tribù Arcobaleno”. Nel 1963 parlò alla Marcia di Martin Luther King a Washington, indossando la sua divisa di ufficiale dell’esercito della Francia Libera. Il 30 novembre 2021 entrerà al Pantheon di Parigi con i grandi di Francia. La sesta donna ad entrare, la prima donna nera, la prima artista.
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