Assolti i fratelli Vedani per il fallimento Intersol di Monvalle
Per il difensore la famiglia tentò di salvare l’azienda per non dover chiudere e licenziare i dipendenti
Cento dipendenti, cento famiglie che mangiavano con la Intersol di Monvalle, azienda famigliare “terzista“ di occhiali di alta qualità: clienti in Italia e all’estero del calibro di Marcolin, Safilo e Luxottica.
L’idea di esportare l’eccellenza italiana con una produzione estesa per case produttrici di grandi marche. Poi qualcosa si rompe nel delicato equilibrio dei mercati, alcune commesse che non rientrano, la crisi e la chiusura, col fallimento.
Secondo la Procura (pm Giulia Grillo) si era trattato di una bancarotta fraudolenta da 9 milioni che portò alla chiusura dell’azienda nel 2009, e per questo era stata chiesta la condanna per i due fratelli Vedani che avevano un ruolo nell’azienda fondata dal padre Bartolomeo, recentemente scomparso.
Invece il tribunale ha assolto Massimo e Alberto Vedani dalle accuse a seguito di una appassionata difesa pronunciata dall’avvocato Corrado Viazzo riuscito a dimostrare come le due posizioni aziendali ricoperte dai fratelli erano rispettivamente di responsabile commerciale e finanziario, ma non di amministratori di fatto, ruolo per il quale era stata identificata una figura manageriale interna alla struttura aziendale.
«I pieni poteri li aveva il direttore generale, non i fratelli», ha specificato il difensore che ha poi spiegato la presenza di un cospicuo monte crediti incagliati di oltre 2 milioni: una forte esposizione sui mercati americani «soldi esigibili che la curatela avrebbe potuto con una certa facilità recuperare», ha spiegato il difensore.
Gli aumenti di capitale, fittizi secondo l’accusa, sarebbero invece stati operazioni disperate che l’azienda famigliare avrebbe intrapreso per salvare il destino dell’attività, e anche la pesante licenza di magazzino sarebbe da imputarsi al difficile momento attraversato da un mercato che risente di andamenti volatili legati alle mode: materiali difficili da far veicolare sul mercato una volta passato il momento per modelli ritenuti datati.
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