Chiude l’edicola sul lungolago di Laveno Mombello e il proprietario la dona al Comune
Il signor Claudio Musizza è andato in pensione e ha deciso di donare il chiosco all'amministrazione. Il sindaco: "Lo utilizzeremo per la promozione di attività turistiche e del territorio"
La storica edicola sul lungolago di Laveno Mombello ha chiuso i battenti. Dopo 13 anni di gestione, il signor Claudio Musizza è andato in pensione, ma per il chiosco si pensa già ad un nuova vita. L’edicolante, infatti, ha deciso di donare la struttura al Comune: «La generosità del signor Claudio porterà una bella occasione per tutto il territorio», commenta il sindaco Luca Santagostino, mentre spiega che la struttura verrà utilizzata per la promozione turistica, attività sul territorio e non solo. «Potrebbe essere utilizzate per il noleggio di barche e barche d’epoca, ad esempio», continua il Primo Cittadino.
A raccontare l’iniziativa è anche l’assessore all’Urbanistica Fabio Bardelli che spiega: «L’edicola si trova in un posizione centrale e di passaggio. L’idea principale è quella di utilizzarla come punto di informazione e per la promozione del territorio e delle sue attività. Potrà poi essere usata dalle associazioni o da altre realtà del territorio, in base alla necessità». E aggiunge: «Il signor Claudio ha deciso di donare anche i giochi rimasti invenduti. Li consegneremo ai servizi sociali per farli arrivare alle famiglie più bisognose».
Nei prossimi giorni si effettueranno tutti i passaggi burocratici per la cessione gratuita della struttura all’amministrazione. Intanto il signor Claudio, 64 anni, residente a Cittiglio, accompagnato in edicola dalla sua cagnolina Stella, racconta: «Ho provato a vendere l’attività a privati, ma quando i pochi interessati hanno sentito gli orari di apertura e il resto hanno lasciato perdere. È un lavoro duro».
L’edicola sul lungolago è da sempre un punto di riferimento. Un luogo dove comprare il giornale, fare due chiacchiere, commentare le ultime novità. Posizionata proprio davanti alla statua di Sant’Antonio, su una delle passeggiate più famose del Lago Maggiore, offre un punto di vista eccezionale sulla vita del paese. «In questi anni ho visto cambiare molte cose», racconta Claudio, riferendosi al suo lavoro, ma anche ai forestieri del fine settimana, ai turisti in calo durante la pandemia, alle esondazioni del lago d’inverno o alla siccità d’estate. «Sono sempre stato in mezzo alla gente e questo mi mancherà. È stata una bella esperienza, anche se negli anni il lavoro è calato sempre di più». E spiega: «La vendita dei giornali è diminuita moltissimo. Quando ho iniziato, durante il fine settimana, vendevo almeno 100 copie al giorno del Corriere della Sera. Ora non è più così, se ne vendono al massimo una quarantina». Laveno Mombello non resta senza edicole, ma la chiusura del chiostro sul lungolago è sintomo dei tempi che cambiano.
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