Rigenerazione urbana, altri 905 milioni dal Pnrr
Il presidente di Anci Lombardia Mauro Guerra chiede che si eviti il ripetersi di assegnazioni troppo penalizzanti o risibili per gli altri territori
«ANCI Lombardia accoglie con soddisfazione la notizia, trasmessa dal presidente Decaro dello stanziamento da parte del Governo di ulteriori 905 milioni, relativi al periodo 2022-2026, che saranno destinati a rafforzare gli investimenti in progetti di rigenerazione urbana volti a ridurre le situazioni di emarginazione e degrado sociale già varati in attuazione del PNRR».
Così il presidente di Anci Lombardia Mauro Guerra ha commentato la notizia dello stanziamento da parte del Governo di risorse aggiuntive per la rigenerazione urbana, pari a 905 milioni, accogliendo la proposta avanzata da Massimiliano Fedriga (Presidente dalla Conferenza delle regioni), Antonio Decaro (Presidente Anci Nazionale) e da Michele De Pascale (Presidente Upi), nei giorni scorsi, per imprimere un forte sviluppo alle economie locali rispondendo alle esigenze di tutti i territori regionali.
«L’intervento – ha aggiunto Guerra – pone anche rimedio ad una iniqua distribuzione territoriale delle risorse già assegnate che aveva fortemente penalizzato anche i Comuni della Lombardia. Un ringraziamento particolare va al Presidente Decaro per la determinazione messa in campo in queste settimane per perseguire questo risultato».
Ora si tratta di definire in via generale modalità che, nel pieno rispetto della giusta riserva di risorse prevista anche dal PNRR per le Regioni in condizione di svantaggio, evitino però il ripetersi di assegnazioni troppo penalizzanti o risibili per gli altri territori, costringendo poi ad interventi indispensabili di riequilibrio.
«E’ un equilibrio che si può e si deve invece trovare preventivamente e che fa bene all’intero Paese – prosegue Guerra -. Al contempo, sottolineo ancora una volta la richiesta, da tempo avanzata da ANCI Lombardia, di scorrimento di tutte le graduatorie definite nel 2021 per progetti comunali, dichiarati ammissibili, coerenti con gli obiettivi e le missioni del PNRR, e non interamente finanziate.
Si pensa, ad esempio, alla graduatoria relativa a interventi di messa in sicurezza del territorio e degli edifici pubblici, o a quelle già formate su asili nido e poli per l’infanzia. «Scorrere queste ed altre graduatorie recentissime, così come si fa ora per quella sulla rigenerazione urbana – ha concluso – consentirebbe di premiare progettualità già pronte e validate, garantire l’avvio di cantieri e la realizzazione di una prima importante fase di ‘buona spesa’ delle risorse del PNRR, nei tempi stretti che siamo chiamati a rispettare».
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