Da Sesto Calende verso l’Ucraina per salvare sei bambini
La spedizione non ha però avuto il risultato sperato. A pochi chilometri dalla destinazione, il gruppo ha saputo che i bambini e la loro mamma hanno dovuto rinunciare a raggiungere il confine a causa del freddo
Un viaggio lungo un continente per andare andare a prendere sei bambini in fuga dall’Ucraina e portarli a Sesto Calende, ma che purtroppo non è andato a buon fine. Marco Colombo, consigliere di Regione Lombardia, insieme a un suo parente e a un suo amico è partito con un pulmino messo a disposizione da don Giorgio nel pomeriggio di sabato 26 febbraio. La destinazione era Ustrzyki Dolne, in Polonia, sul confine con L’Ucraina, dove il gruppo avrebbe dovuto caricare a bordo i giovanissimi (dai 5 ai 18 anni) nipoti di Maria: la badante della nonna di Colombo.
Il viaggio è durato tutta la notte. Il gruppo ha attraversato tutto il nord Italia, Slovenia, Ungheria ed era quasi arrivato in Polonia, quando li ha raggiunti la brutta notizia. I bambini avevano di fronte a loro 28 chilometri di coda, da affrontare otto gradi sotto zero, senza attrezzature, coperte e risorse. Alla fine, la madre, che li stava accompagnando al confine, ha dovuto rinunciare al viaggio.
«Avevamo – racconta Marco Colombo – già predisposto tutto, letti, cibo e vestiti per aiutarli e farli vivere in Italia per il tempo necessario. Siamo tornati da poco a Sesto e la mamma Ucraina ci ha chiamati per chiedere se siamo ancora disponibili. Ha trovato forse un pullman speciale per bimbi. Sono tanti i bambini che passano le frontiere da soli e il pullman permetterebbe loro di non stare al gelo troppe ore e superare il confine».
«Noi ci saremo – aggiunge Colombo -, don Giorgio ha rinnovato la disponibilità del pulmino. Spero di non dover andare, perché spero che la guerra finisca il prima possibile, ma se servirà noi ci saremo. Ci saremo anche in rappresentanza della comunità civile e cattolica sestese che è sempre disponibile e presente. Grazie anche al circolo CSCK che tramite Fabio Crenna ci avrebbero prestato il loro pulmino per il viaggio. Grazie al comandante dei carabinieri di Sesto per i preziosi consigli che mi ha dato al telefono prima della partenza».
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